Di Maria Chiara Laurenti
Ore 19,40.
Rientro dopo una faticosa giornata zeppa di esami e da un post brainstorming creativo.
Controllo la buca delle lettere.
Nulla di particolarmente entusiasmante, salvo l’ennesimo buono sconto dell’ennesima profumeria cui mi sono fidelizzata.
L’occhio mi cade distrattamente nello scatolone della raccolta carta e… Whaaaaaaaaaaaat????????
Chi ha osato cestinare gli ultimi tre numeri di Vogue, peraltro quasi intonsi??
Un marzo, aprile e maggio abbandonati così, senza amore nell’ anonimo androne di un palazzo?
Lasciati senza un briciolo di decoro, confusi tra le cartacce…Eh no!
Vogue non è una rivista, è
Il suo valore e spessore sono indiscutibili (anche in materia di costo e peso) e si colloca a pieno titolo nell’Olimpo della carta stampata, nel sancta sanctorum della Condè Nast.
Sugli scaffali delle edicole occupa un’area dedicata, svetta tra le altre e, dopo una chiacchierata con l’AD di turno, si regala un aperitivo con Marie Claire, ottima occasione per un sano bagno di gossip… si sprecano i commenti sulle ultime copertine di quei settimanali là in basso.. rivistucole banali, senza arte né parte.. per non parlare delle guide tv, considerate pària dell’editoria….
Vogue è così… è bella e lo sa.
Visti i risultati delle ultime consultazioni elettorali, sarebbe interessante proporre un referendum “ pro apertura di case di riposo per riviste stanche”.
Una Villa Coco, una Casa Birkin…insomma un luogo ove assicurare una dignitosa vecchiaia ad anziane pagine patinate, responsabili di averci strappato un sorriso, anche nei giorni più neri.
E nell’ora dell’addio?? Let’s recycle!
Consegniamo i loro corpi alla cartiera di fiducia, in modo che una volta smaltite, esse possano dar vita a nuova informazione ( leggi anche donazione organi).
Altra proposta è la dispersione mediante inceneritore (leggi cremazione)…
In ogni caso… si accettano consigli….
Diciamolo, a volte è un po’ snobbish….
Ma
Contro l’abbandono selvaggio delle riviste.
Specie ora, con l’estate alle porte... don’t do that!
Perché anche le parole hanno un’anima.
*Anna Wintour, direttrice di Vogue America
appoggio in pieno la causa...non si butta via niente, il riciclo puo' attendere!
RispondiEliminaMai buttare Vogue!!
RispondiEliminaMa come si potrebbe!!
Io ho casa invasa dalle riviste e se non mi decido a trovare una soluzione di archiviazione credo che il fashion mi seppellirà!