Fashion Consultant & Personal Shopper

I'M NOT A FASHION BLOGGER, I'M A BLOGGER FASHION

giovedì 28 agosto 2014

ESSERE O NON ESSERE NORMCORE!

Normcore.. avete già sentito questa parola prima d'ora?
E' dalla scorsa primavera che riviste, quotidiani e blog sopratutto all'estero, gli dedicano molti articoli.
La domanda nasce spontanea: che cosa vuol dire normcore?
Intanto sappiate che la nascita di questo neologismo è dipesa da due eventi principali avuti origine negli States ( e ti pareva ), qualche mese fa. 
Il primo è scaturito da una società di ricerca newyorkese che ha condotto un'indagine sulle nuove tendenze giovanili, coniando letteralmente il termine.
Il secondo evento, invece, è frutto dell'osservazione di una nota giornalista del New York Magazine, Fiona Duncan che ha tentato, in un suo articolo apparso proprio sul NYM, di spiegarne il significato:

Ad un certo punto la scorsa estate, passeggiando a Soho, mi sono resa conto che, guardandoli di spalle, non riuscivo più distinguere tra i turisti, gli americani medi di mezz'età e i giovani artisti newyorkesi. Tutti indossano jeans slavati, comode scarpe da ginnastica e felpe di pile da montagna e sembrava che avessero appena finito un giro turistico con la guida.
(testo tratto dall'articolo di Fiona Duncan sopra citato) 

In definitiva il significato della parola normcore, si riferisce ad una sorta di rivendicazione nel voler essere perfettamente normali, senza dover essere alternativi a tutti i costi.
Tutto il contrario dell'eclettico popolo della moda, che tra qualche settimana sbarcherà in pompa magna, in prossimità dalle principali passerelle della moda mondiale, durante le prossime fashion weeks.
Volendo approfondire il discorso, sappiate che i normcore hanno sia un loro guardaroba di riferimento, sia le loro icone di riferimento.
L'avreste mai detto?
Partiamo dal guardaroba, i capi che non devono mai mancare sono: un paio di jeans slavati (i levis 501 sarebbero perfetti), t-shirt caratterizzate dal collo tondo e relativo bordone (tipiche californiane), sandali da escursionista (quelli che fanno tanto turista tedesco), tuta e felpe da ginnastica, maglioni normali e scarpe da ginnastica, meglio bianche, da indossare rigorosamente con la tuta e la felpa.
Questo è il guardaroba dei miei peggiori incubi, lo dico sinceramente!
Invece, per quanto riguarda le icone normcore in assoluto più accreditate sul pianeta terra, troviamo: Barack Obama, Steve Jobs e Mark Zuckerberg.




Barack Obama




Steve Jobs






Mark Zuckerberg



Anche noi italiani abbiamo la nostra brava icona normcore di riferimento, si tratterebbe di Matteo Renzi...
Confesso che sono piuttosto perplessa.. 
Bisogna subito chiarire che la normalità di coloro che si definirebbero normcore, non è spontanea, tutt'altro, è perfettamente studiata. 
In pratica funzionerebbe così: ti alzi una mattina e invece di vestire i tuoi soliti panni, quelli che ti contraddistinguono da tempo, ad un certo punto decidi spontaneamente di interpretare quelli dello stile normcore.
Ciò vuol dire che evidentemente non esiste alcuna genuina voglia di normalità nel voler essere un  normcore.     
A questo punto mi chiedo: a chi diavolo può venire in mente di conciarsi come un turista tedesco?
Ma davvero la ricerca della normalità passa attraverso il look.. del turista tedesco?

             

   
      

     

lunedì 25 agosto 2014

STO GUARDANDO IL MONDO CON DEGLI OCCHIALI COLORATI DI ROSA!






E' notte ed è molto tardi, qualcuno qui sotto sta suonando "La vie en rose". E' la maniera francese per dire: "Sto guardando il mondo con degli occhiali colorati di rosa", ed è esattamente quello che provo adesso. Ho imparato tante cose qui, e non soltanto come si fa il canard à l'orange o la crème à la vichy, ma una ricetta molto più importante: ho imparato a vivere. Ho imparato ad essere qualcosa di questo mondo che ci circonda, senza stare lì in disparte a guardare. Stai pur certo che ormai non la fuggirò più la vita.. e neanche l'amore.    
(Tratto dal film Sabrina di Billy Wilder)

Più che di colore rosa direi che i miei occhiali sono fucsia, quindi sarebbe più corretto dire: "Sto guardando il mondo con degli occhiali colorati di fucsia", non vi pare?  
Dettagli a parte, a volte certi post si rivelano dopo attente riflessioni e molte letture, certi altri, invece, tipo questo che state leggendo, arriva ispirato da una piccola serie di eventi correlati.  
Una menzione speciale per l'ispirazione al post va a Monica, amica facebookiana, esperta di cinema, attenta ai dettagli e a certe colte sfumature che fanno la differenza.
Grazie Monica per avermi fatto notare ciò che a volte può sfuggire, ossia la meravigliosa citazione tratta dal film Sabrina, che tutte noi conosciamo molto bene.
Una citazione che cade a puntino, perfetta per un selfie, per un momento in cui cercavo l'ispirazione e perfetta anche per il messaggio che esprime.
Un buon modo per riprendere le attività dopo le vacanze, un po' più energiche e con la voglia di NON rimanere in disparte ma di farsi coinvolgere dalla vita.
Tanto perché lo sappiate: per avere gli occhi foderati di rosa o di fucsia, in realtà non vi servono un paio di occhiali..        
Prendete e ispiratevi tutte!
Grazie Cara Monica Guglielminetti Vieira ;)   
  
   


venerdì 8 agosto 2014

UN PENSIERO PRIMA DI PARTIRE .. Buone vacanze!





Sai cos'è bello, qui?
Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate.
Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente.
Il mare cancella, di notte.
La marea nasconde.
E' come se non fosse mai passato nessuno.
E' come se noi non fossimo mai esistiti.
Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui.
Non è più terra, non è ancora mare.
Non è vita falsa, non è vita vera.
E' tempo. Tempo che passa. E basta.     
Alessandro Baricco






mercoledì 30 luglio 2014

LOVELY SUNGLASSES. L'accessorio cool nella valigia!

Manca ancora qualche giorno all'inizio delle mie vacanze, ma io che sono previdente sto già pensando al contenuto della mia valigia, of course!
Dovreste farlo anche voi.
Anche quest'anno adotterò la tecnica sperimentata l'anno scorso, pochi capi e molti accessori!   
Date un'occhiata al post che ho pubblicato un anno fa e sopratutto, sbirciate la mia lista dei capi di abbigliamento selezionanti per l'occasione. 
Quest'anno alla suddetta lista apporterò alcune piccole modifiche, scegliendo di inserire qualche abitino in più ed eliminando il top e la gonna.    
Quindi la regola, se deve essercene una, stabilisce: accessori a volontà!      
Ampio spazio a tutto ciò che può apportare un tocco di personalità in più al look.      
Uno degli accessori sui quali bisognerebbe puntare questa stagione, ad alto tasso estivo, sono gli occhiali da sole!
Alla portata di gusti, stili e colori, anche loro, come qualsiasi altro accessorio che si rispetti, subiscono l'influenza delle tendenze moda reinventandosi ad ogni stagione.
Se tendenza deve essere, tendenza sia!
E allora per quest'anno infilate in valigia, insieme alla vostra scorta di accessori per l'estate, un paio di occhiali in grado di fare la differenza, un modello capace di resistere alla stagionalità per trasformarsi nel vostro pezzo cult.
Qualcosa del genere...



Ci vedo fucsia!

Che ne dite?
Quelli che indosso sono un paio di occhiali in limited edition del marchio Giuliano Fujiwara, nel colore fucsia!  
A volte basta davvero poco, la semplicità di un accessorio in grado di farsi notare e di regalare stile e personalità anche ad un look estremamente easy!  

Cenni Storici e news!
La maison Giuliano Fujiwara Design è un marchio di nicchia del lusso.
Nata a Milano nella seconda metà negli anni '80, è la realizzazione di quella che fu una brillante intuizione dello stilista: riuscire a fondere insieme con grande maestria, la cultura nipponica con l'artigianalità e l'eccellenza del Made in Italy.
Dagli anni '80 ad oggi il marchio Giuliano Fujiwara, ha puntato sulla qualità e sulla sperimentazione, caratteristica dedicata sopratutto ad acquirenti non convenzionali, dai palati estremamente esigenti.
Nel 2013 con l'avvento dell'importanza strategica dell'accessorio, il marchio ha deciso di adeguarsi alle esigenze del mercato, creando anche una propria linea di occhiali da sole.
Gli occhiali Fuwijawa sono rigorosamente prodotti in Italia, in provincia di Treviso, per la precisione a Segusino, dalla storica Lastes Group SRL, fondata nel 1968.
Il risultato è quello di aver realizzato occhiali prestigiosi, la cui produzione associa innovazione tecnologica, estrema cura dei dettagli e artigianalità: avvalendosi dei migliori artigiani dell'occhialeria italiana. 
          



   





Alcuni esempi della collezione di occhiali per Fujiwara    
   
Il lancio ufficiale della collezione di occhiali per Fujiwara, è previsto al Silmo di Parigi a settembre.  
Stay tuned!





venerdì 25 luglio 2014

PRENDITI UNA STAYCATION!




Anche questo post inizia con una domanda, esattamente come quello precedente..
Che cos'è una staycation?
E anche in questo caso come nel post sotto, si tratta di un'espressione tipica della cultura americana, forgiata, se così posso esprimermi, durante la crisi economica che colpì gli Usa nel 2008.
Oggi la parolina in questione è entrata a pieno titolo a far parte del vocabolario comune e si riferisce al trascorrere le vacanze stando dove sei!
Non so perché ma immagino le vostre facce deluse dalla spiegazione..
Sono sicura che vi aspettavate qualcosa di più esotico, vero?
Lo scopo fondamentale di una staycation è di ritemprare lo spirito e quindi non è detto che vi servano 10 ore di volo aereo, necessarie per raggiungere un'isola esotica, per poterlo fare.
Quindi, toglietevi dalla faccia quello sguardo accigliato, aprite la mente e seguite il filo del mio discorso..
Proviamo ad ipotizzare 5 cose strategiche da fare durante la nostra staycation cittadina:
fare un pic nic nel parco, qualcosa di evocativo, a tema magari, curando ogni più piccolo dettaglio, dall'abbigliamento, al cibo, alle suppellettili: calici, cestino, posate, piatti, ecc..
Come quello che si terrà domenica 27 luglio, a partire dalle 12.30, presso il Borgo Medioevale del Parco del Valentino, organizzato dal Circolo del Lettori di Torino in occasione del programma estivo.
Diversamente, affidatevi all'estro ed alla creatività di una cuoca eclettica come Sara Carenzi, in arte Cenerentola.
Cenerentola, sta per aprire al pubblico una nuova vetrina culinaria, Pret A Manger, in Corso Casale 104 a Torino.
Lei è la cuoca ideale per studiare menu e piatti a tema creativi per il vostro pic nic nel parco, spaziando dal dolce al salato, che verranno puntualmente consegnati dove preferite.   
fare l'aperitivo alle terme, avvolte in un morbido accappatoio e dopo esservi godute il relax dei percorsi nelle vasche ad acqua, lo scrub al sale, fanghi, massaggi e tutto ciò che vorrete concedervi di bello. 
Date un'occhiate alle proposte di QC Terme di Torino.      
fare uno shooting fotografico con un fotografo professionista, provare l'ebbrezza di trasformarvi in una modella per un giorno. 
Scegliere abiti, accessori, make up e una location fantastica: decidere se farvi fotografare nel vostro luogo preferito oppure volendo anche in studio.  
Il risultato sarà quello di trascorrere un giorno speciale, che vi lascerà in ricordo tante foto meravigliose da sfoderare, all'occorrenza, per gratificarvi nei giorni di scarsa favolosità. 
Se siete interessate a vivere l'esperienza dello shooting, allora contattate direttamente lo staff di Videostille.
fare shopping con una brillante Personal Shopper: eccomi qua!!  
Dimmi che cosa compri (e indossi) e ti dirò chi sei.
Oltre a trascorrere un pomeriggio divertente, prerogativa tipica dello shopping in se, la consulenza da parte di un'esperta di shopping, guardaroba e stile, vi aiuterà ad evitare di commettere i disastri tipici dello shopping da saldo o da sballo: taglie, colori, stampe e fogge, completamente fuori budget e fuori luogo.
Infine, dedicare un giorno intero, ma anche un week end, al vostro spirito: sparite dai social, leggete un buon libro, ascoltate musica e chiedetevi se siete davvero felici..            
     

            
         

  

mercoledì 16 luglio 2014

LA FAVOLOSITA'. Il segreto delle donne!

nel senso che io valgo.. (esempio di esercizio della favolosità)


Che cos'è la favolosità?
Ho letto da qualche parte che si tratta di un concetto americano, una classica americanata per intenderci, la cui massima applicazione si è manifestata nell'ormai iconica serie tv, Sex and the City. 
Non saprei dire quante volte mi è già capitato in questo blog, di citare quella serie..
Il blog in se, in fondo, è una gigantesca citazione.
Ad ogni modo, in Sex and the City la dedizione alla favolosità femminile rappresenta la miglior cura possibile da adottare, ogni volta che una donna si sente uno straccio.
In poche parole si tratta di prendere tutte le cose superficiali che caratterizzano la nostra quotidianità ed impiegarle per ottenere un risultato che abbia una certa profondità! 
Mi spiego con un rapido esempio che mi riguarda...
Se un giorno mi sento uno straccio (tipo in questi giorni), utilizzo tutte le astuzie superficiali possibili: abiti, accessori, make up, ecc.. per controbilanciare il mio malessere e tentare di risollevarmi.
Esattamente come fanno le eroine di quella serie: ogni volta che una di loro per qualche motivo si sente uno straccio, si mette in tiro ed esce a farsi un comopolitan con le amiche, il corrispettivo del più nostrano apericena.  
Esattamente come fanno, serie televisiva a parte, tutte le donne di buon senso che non desiderano, in certi momenti, limitarsi a prendere il muro a capocciate.
Ora, è chiaro che l'esercizio della propria favolosità non risolverà il problema che ci affligge, tuttavia può illuminare una giornata buia e far risplendere il sole dentro di noi.  
Naturalmente, tutte quelle piccole cose che fanno parte del mondo esteriore di una donna, sono solo l'aspetto superficiale della favolosità, anche se in realtà io sono convinta che la superficie abbia il suo peso.
Ma la favolosità essenzialmente va più a fondo, è una condizione mentale, un'atteggiamento positivo e pratico nei confronti della vita.
Come dice Bauman, uno dei più influenti pensatori al mondo: il fato e le sue unità di guerriglia, gli incidenti, determinano il quadro delle scelte che si pongono agli artisti della vita. Ma è il carattere a decidere le scelte di questi ultimi.
        

Un giorno di ordinaria favolosità (quando ti senti uno straccio)  

          

  
      

   

      

mercoledì 9 luglio 2014

BOYISH LOOK! Io che mi vesto come lui

Io non dico mai: che cosa mi metto?
Ho sempre il look pronto per ogni evenienza e non mi faccio troppi problemi, mi viene naturale.
Tuttavia, ci sono certi giorni in cui manca proprio l'ispirazione, del resto non si puo' pensare di essere sempre efficienti.
Così, per far fronte al calo di creatività che saltuariamente mi affligge, ho pensato di adottare una strategia: mi vesto Boyish, come lui!
Nel senso che mi ispiro al look maschile..
Perché direte voi, qual'è la strategia?
Semplice, la mancanza d'ispirazione spesso si accompagna al non volerci pensare troppo, alla stanchezza del momento, capita a tutte e non è un problema, certo!
Sappiamo bene che, per quanto possiamo essere esperte di stile, comunque la costruzione di un look femminile è decisamente impegnativo.
E' fatto di molti elementi, dettagli, accessori, insomma bisogna avere il tempo di pensarci un po' di più.
Invece, il look maschile è decisamente più easy, semplice da realizzare perché può essere costruito con pochi pezzi chiave, sapientemente miscelati.
Inoltre, una donna vestita da uomo rompe gli schemi, è affascinate e appare coraggiosa.
Che cosa vi serve sapere per interpretare il look boyish?
Se c'è una regola, stabilisce che bisogna riuscire a creare un mix raffinato tra elementi maschili ed elementi femminili.
Io ho fatto così.. facile, facile!      



#selfie


  
         

lunedì 7 luglio 2014

ODE ALLA CAMICIA. La camicia come una poesia.

Ci sono poesie che si rivelano dopo, perché ancora non avevano avuto il tempo di farsi vedere.
Poi a un certo punto è come se dicessero "eccomi qua, ora ci sono".
Magari non le avevi considerate, non ti piacevano.
E' come con i vestiti: li lasci lì, poi a un certo punto ti metti una camicia dimenticata da anni.
E' arrivato il suo momento: la guardi, la vedi, l'accogli, la prendi e la porti in giro.
La fai vivere.
A me piace questo rapporto, sia con gli oggetti, sia con le poesie, sia con i pensieri.
Tratto da un'intervista di Elle alla poetessa Patrizia Cavalli 

Con una camicia è proprio come dice la poetessa Patrizia Cavalli: la tiri fuori dall'armadio, un giorno in cui ti senti ispirata, semplicemente la indossi e la fai vivere a modo tuo, nello stile che ti è più congeniale.
Non capirò mai quelle donne che si ostinano a non volerla indossare!






     

venerdì 4 luglio 2014

LA PIGRIZIA TI FA BRUTTA. Il rammollimento dei costumi!

Una cosa deve essere assolutamente chiara quando ci vestiamo: quale messaggio desideriamo comunicare?  
Vestirsi non equivale certo ad indossare un'accozzaglia di cose, messe insieme alla rinfusa: abiti, accessori, forme e colori.
C'è chi sostiene che la moda è una scienza soggetta a regole piuttosto ferree: un linguaggio preciso, non verbale ma con una sua forza comunicativa.
E' un sistema di segni inequivocabile! 
Quando penso ad una donna che si veste per andare in ufficio, mi vengono subito in mente certe professioniste curate e raffinate, non necessariamente in tailleur, che in effetti potrebbe apparire un capo privo di originalità, lo ammetto.
Oggi originalità e visibilità equivalgono al sacrificio del buon gusto e l'eccesso regna incontrastato a tutti i livelli con esiti, spesso, tragicomici.
Anni fa, la moda era governata da una serie di regole precise, in grado di mettere tutti d'accordo, per così dire.
Ci si vestiva non solo tenendo conto dell'occasione, ma anche dell'ora del giorno e della posizione sociale occupata.
Tutto ciò serviva proprio per evitare di commettere passi falsi e comunicare, nel modo più appropriato, l'immagine giusta di se stessi legata al proprio status sociale o, come diremmo oggi, al proprio stile di vita.
Ad un certo punto però qualcosa è cambiato, come spesso accade, le regole di cui sopra sono crollate e la libertà dei costumi ha scatenato la fantasia sfrenata della moda, nel bene e nel male, certo.
Fino a giungere ai nostri giorni in cui il dress code quotidiano si è fatto sciatto, casuale, svogliato e spesso davvero brutto da vedere.
L'espressione di ciò che potrebbe apparire, solo in superficie, come una sorta di conquista sociale, ossia, la semplificazione dei costumi, degli atteggiamenti e del modo stesso di intendere la vita in generale.
Invece, a parer mio, non è altro che pigrizia, indolenza e mancanza di interesse che si riflette su molti altri aspetti della nostra vita.
Tornando ai nostri abiti, una donna che ad esempio si reca in ufficio indossando: canotta, sandali nude, shorts, minigonne, micro top con ombellico e ciccia a vista, leggings, stivali estivi, che tra l'altro non hanno alcuna ragione di esistere, e via discorrendo, sono l'espressione di ciò che considero, piuttosto, il rammollimento dei costumi. 
Sia chiaro, non ho niente contro i capi d'abbigliamento sopra citati e solo che sono convinta che ancora oggi esista un momento, un luogo ed un'età giusta per ogni abito.
Scoprirsi troppo in ufficio è considerato indecoroso, potremmo benissimo farlo altrove, nel tempo libero.  
Se ci pensate un attimo, a volte capita di incontrare delle donne che sembrano diverse dalle altre, che hanno qualcosa di speciale, tanto che vorremmo poter chiedere loro dove hanno comprato tutto ciò che indossano.
Vi è mai capitato?
A me si..
Credete che potreste essere voi una di quelle donne speciali?





Provate un po' a chiederlo a lei!
(il diavolo detesta la pigrizia) 





 


martedì 1 luglio 2014

#DICORSA Questione di felicità!

Riprendo a scrivere dopo un altro periodo di riflessione e di duro allenamento alla felicità.
Vi pare cosa da poco?
La felicità è il sale della vita, tutti la conosciamo e malgrando ciò ci sfugge.
Ha molti aspetti e spesso giunge attraverso vie imperscrutabili. 
Non è affatto scontata, anzi è dura da conquistare, ci vuole impegno costante.
Io ultimamente la felicità me la sudo, letteralmente!
Infilo le mie affidabili sneaker e vado a correre..
Se cercate un nesso tra felicità e corsa, allora evidentemente non avete mai fatto una corsetta in vita vostra!
Io corro per sentirmi felice e quando inforco le stradine del parco, munita di ipod e comincio a correre sento che piano tutto defluisce.
Lascio andare via tristezza, rabbia, stanchezza, delusione, errori e sconfitte.
Tutte quelle sensazioni negative e inutili che non desidero che appartengano alla mia vita. 
Desidero essere sincera fino in fondo con voi: è maledettamente faticoso sopratutto all'inizio, tuttavia il segreto è continuare a farlo, semplicemente correre.
Non c'è bisogno di dover dimostrare agli altri quanto siete brave, toste, resistenti.. ne quanti km fate... o cosa diavolo state indossando. 
Francamente infischiatevene del giudizio altrui e anche di questa moda, senza senso, di dovervi mostrare belle anche sotto sforzo.
Io di solito al ritorno dalla mia corsetta, sopratutto se becco l'acqua, sembro una pazza furiosa, ma non ha importanza perché mi sento felice.
Inoltre correre mi consente di non fuggire e di trovare in me la forza emotiva per affrontare le sfide della vita.
Quest'anno ho tirato su l'asticella e mi sono data degli obiettivi piuttosto ambiziosi da raggiungere e per tenere fede a me stessa ho bisogno di essere forte.
Tutta la forza che posso succhiare via dalla fatica della corsa e dalla felicità del risultato finale.
Naturalmente non posso certo sottovalutare che la corsa mi fa bella e rassoda il lato B.
Vi pare una cosa da poco?

Nb: se andate a correre non dimenticate di postare le vostre immagini con l'hashtag #dicorsa  
   
    




  Felicità è correre al mare #dicorsa
     
   
      
   




   

 

lunedì 9 giugno 2014

LA STAGIONE DELL'ABITO VIENE E VA!!


Abito Pinko


Non saprei dire con esattezza quanti post ho già dedicato all'abito, la più classica divisa femminile di tutti i tempi.
Che vi piaccia o no, sta di fatto che l'abito rimane uno dei capi del guardaroba femminile, più evocativi di tutte quelle ricche e meravigliose sfumature di cui una donna è portatrice sana ed assoluta!
Ho anche già scritto che mi capita spesso di visitare, diciamo così, guardaroba femminili completamente sprovvisti di abiti oppure con gli abiti dimenticati in fondo all'armadio.
Poveri abiti, mi viene da dire!
Che avranno mai fatto di male per meritare, dopo tanta gloria, tutta questa contemporanea mancanza di considerazione?
Sono anche sicura di avervi già fatto tutto lo spiegone, riguardo all'emancipazione del ruolo femminile nell'era tecnologia, che ha trasformato le donne in professioniste del "tutto fare".
Quindi, in virtù di questo nuovo ruolo conquistato per le esigenze tipiche della sopravvivenza, tocca scapicollarsi da una parte all'altra della città.
E a scapicollarsi si sa, si sta meglio in pantaloni, vero?    
Non sono qui per togliervi i pantaloni, sia chiaro.. sono stati una grande conquista per molte donne venute molto prima di noi.
Praticamente, noi siamo giunte a questo mondo con la strada lastricata di pantaloni pronti per essere indossati.  
Tuttavia, non capita anche a voi, ogni tanto, di aver voglia di abbandonare un attimo il ruolo della tosta in pantaloni?
A me si.. sopratutto quest'anno, ma già l'anno scorso accusavo questo malessere..
Vedo abiti ovunque e non riesco a resistere, mi viene una gran voglia di possederli tutti!    
Maxi, mini, a ruota, dritti, svolazzanti, colorati, a stampe, fluidi, a vita stretta.
Li vorrei tutti.
Ho riscoperto il semplice gesto di vestirmi in un colpo solo, puntando sugli accessori, volendo, e ritrovando la mia femminilità leggermente assopita, ultimamente.
Inoltre, confesso di gradire molto la tendenza di quest'anno che predilige la lunghezza che chiamano, spezza polpaccio, ardua certo, ma risolutiva sopratutto per chi ha ancora le gambe pallide.
In caso mi venisse voglia di scoprire le gambe, in fase di remise en forme, mi basta solo un velo di calza sprai e sono pronta!    
Io quest'anno sto con l'abito ;)  


Abito Max Mara
    



Abito Cos





  

martedì 3 giugno 2014

COS APRE A TORINO. Fine dell'attesa!





Se siete passati da via Roma negli ultimi giorni, avrete certamente notato che ci sono nuovi super marchi in apertura, negozi pronti a cogliere l'ardua sfida di conquistare il cuore ed i guardaroba dei torinesi.
Uno dei più attesi, che ormai ha praticamente palesato la sua prossima apertura, è Cos, marchio imparentato con il ben più noto H&M.
Le sue collezioni sono caratterizzate da capi dalle linee pulite, dall'aria semplice ma sofisticata, volumi e fogge sapientemente bilanciate, un misto tra rigore ed avanguardia dai toni decisi. 
Sopratutto, i capi delle collezioni Cos hanno un ottimo rapporto qualità prezzo.
Attualmente Cos ha all'attivo qui in Italia 4 negozi, ai quali si aggiungerà, a partire da venerdì 6 giugno, giorno previsto per l'apertura ufficiale, anche quello torinese. Finalmente direi! 
E si, perché io mi professo fan di Cos.
Posseggo vari capi: abiti e bluse che adoro indossare perché mi danno un'aria ricercata e aggiungono un tocco distintivo ed estremamente personale al look.
Sono curiosa di vedere che effetto farà Cos sullo stile delle torinesi.. 
Sappiate che si tratta di collezioni con una precisa identità, dedicate a clienti particolarmente esigenti e che non si accontentano delle solite noiose tendenze.
Se siete sperimentatrici e avete "Attitude", cioè quella cosa che ha a che fare con l'avere parecchia personalità, allora Cos è il negozio che fa per voi.
Vi permetterà di esprimere il nostro stile, non senza correre rischi, sappiatelo. 
Tanto me ne accorgerò molto presto..





      
           
       

mercoledì 28 maggio 2014

GONE WITH THE BLOG!! Cambiamenti in corso..





Sto per farvi un annuncio.. 
Le cose non saranno più le stesse tra un po' di tempo.
Il Blog così come lo avete letto ed apprezzato fino ad ora, non avrà più seguito ma esisterà in una nuova veste grafica e di contenuti.
Al momento non posso fare troppe anticipazione, ci vorrà qualche tempo per mettere in atto il cambiamento.
Posso dire, però, di essere felice del cambiamento!
Sono sinceramente convinta che i cambiamenti nella vita bisogna assecondarli sempre, seguirli con il cuore perché ti fanno crescere.
Il difficile, in questo oceano di voci, è comprendere la direzione da seguire.
Per farlo è necessario prendersi del tempo per fare chiarezza e, non meno importante, tenersi vicine quelle persone speciali in grado di sostenerti e di comprendere tutto ciò che sei.
Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno seguita fino ad oggi e spero continueranno a farlo anche in seguito, quando le cose saranno diverse, nuove!
Non siete un po' curiosi? 
Io si.. tantissimo..
Come si dice in questo caso.. Stay tuned!











  






   
   
  




Immagini tratte dal backstage fotografico a cura di Videostile  
  
  

mercoledì 21 maggio 2014

#GIOIADARTE. Invito alla gioia dell'arte!





Sabato mattina 17 maggio ore 11.00..
Faccio due passi sul tetto di Torino, sulla storica pista del Lingotto.







Anche quest'anno sono ospite della nuova edizione del Blogger Day, organizzato dalla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, un giorno dedicato all'arte ed alla convivialità.
L'anno scorso ho avuto il privilegio di essere ospitata in occasione della mostra dedicata all'architetto Jean Prouvé, leggete qui.
L'edizione di quest'anno realizzata in esclusiva per i Knitter e per i Fashion Blogger, è organizzata per conoscere la collezione d'arte permanente e la mostra "Somos Libres II Opere dalla collezione di Mario Testino".
Visitando la mostra e osservando le opere d'arte esposte, mi son detta che la vita dovrebbe essere alleggerita con l'arte, di tanto in tanto, anzi, meglio sarebbe se fosse più spesso! 
L'arte ci avvicina alla bellezza e ci insegna la gioia per i piccoli piaceri, quelli intimi e solitari, come contemplare un'opera d'arte.
Un giorno dedicato all'arte è un giorno dedicato alla cura di se stessi.
Esattamente come accade per tanti altri aspetti della nostra vita, in quei momenti in cui si desidera fare qualcosa di bello per se stessi.   
Ho adorato riscoprire, ancora una volta, la mostra permanente e sono stata felice di visitare le opere, scatti fotografici e quadri, provenienti dalla collezione privata di un grande fotografico come Mario Testino.
Tutti dovrebbero poter godere della bellezza dell'arte e per questo motivo credo sia appropriato ritenere che coloro che, invece, hanno la grande fortuna di possederla, dovrebbero condividerla.
Quindi direi che non è il caso di sprecare l'occasione di poter visitare, grazie alla Pinacoteca Agnelli, da adesso e fino al 14 settembre 2014, questa meravigliosa raccolta privata di opere d'arte.
Sarebbe davvero un peccato.
E si, perché anche in questo caso.. ogni lasciata è persa!

NB: anche quest'anno dedico un ringraziamento speciale al fantastico staff della Pinacoteca Agnelli ed uno, invece, specialissimo alla raffinatissima e simpatica Marcella Pralormo.    











     




     



  




   











martedì 13 maggio 2014

INVITO ALL'APERITIVO CON MAKE UP!!

Trascorrere un momento divertente e rilassante tra amiche è dovuto!
Non credete che noi donne dovremmo pensare un po' di più a noi stesse?
E per far ciò dobbiamo almeno mitigare alcune pessime abitudini, per citare Arianna Huffington, tipo quella di rinunciare regolarmente alle nostre esigenze "al femminile".
Basta poco, bere un caffè con le amiche, leggere la propria rivista preferita, godersi un massaggio rilassante, fare un rapido giro al mercato, comprare dei fiori freschi..
Piccole cose in grado di rendere più leggera la quotidianità.
Una di queste piccole cose potrebbe essere, ad esempio, fare un Aperitrucco!! 
Mettete una bella serata, una profumeria situata nel centro nevralgico della movida torinese, una meravigliosa padrona di casa, cocktail, stuzzichini e tanto make up per tutte! 
Una formula meravigliosamente al femminile.
Il primo appuntamento della stagione è previsto per venerdì 16 maggio a partire dalle 17.00, fino alle 22.00.
Dove?
Presso la profumeria Etoile di Paola Carbone, che si trova in Largo IV Marzo 17b.
In seguito ci saranno altri aperitivi con make up in programma: venerdì 13 giugno e venerdì 11 luglio, stessa ora, stessa location.
Tra l'altro, posso tranquillamente affermare senza alcun dubbio che fare un aperitrucco, rientra in almeno 4 dei 10 esercizi di ginnastica della felicità di cui vi parlavo in un recente post, legge qui.  
Dopo l'aperitivo e il trucco l'ideale sarebbe di proseguire la serata in dolce compagnia.
Se così non fosse, restate pure a fare quattro chiacchiere con le amiche, in fondo si tratta sempre di dolce compagnia.
La dolcezza è una prerogativa tutta "al femminile".

      
  




   

      

venerdì 9 maggio 2014

A PROPOSITO DI LIBRI. Il Fuori Salone del Libro di Torino, va in trasferta a Milano!

Oggi sono davvero lieta di parlarvi di un nuovo libro, fresco di stampa, edito da Franco Angeli e scritto da Stefano Sacchi già autore insieme ad Andrea Balconi del noto libro Modaterapia che nel frattempo è diventato anche un Blog.
Il libro in questione si intitola Brand Jamming ed un saggio dedicato agli addetti ai lavori o comunque a tutti  coloro che si interessano di marketing per questioni professionali o di studio.


 


Il libro prende in esame alcuni strumenti innovati del marketing: heritage marketing, co-branding e brand extation, ancora troppo poco conosciuti dalle aziende italiane e ne illustra le potenzialità ai fini della loro applicazione in virtù della crescita del valore di un brand. 
Malgrado la grande capacità innovativa del "Made in Italy", che continua a mantenere alto sui mercati internazionali il suo valore produttivo e qualitativo, le aziende italiane stentano ancora ad integrare nelle loro strategie di branding, strumenti in grado di accrescerne le potenzialità.
Ciò accade in Italia, mentre all'estero esiste una solida letteratura in merito e le aziende si avvalgono ormai da tempo e con ottimi risultati, di percorrere queste nuove vie in grado di ampliare le prospettive di un brand.   
Il libro, inoltre, contiene un'interessante prefazione scritta da Elio Fiorucci ed un'altrettanto interessante postfazione scritta da.. me!!



Prefazione al libro Brand Jamming 





Postfazione al libro Brand Jamming


Sono davvero molto fiera di aver avuto la possibilità di esprimere, attraverso questo intervento, la mia opinione in merito, sopratutto perché in fondo non ci si può solo interessare alla moda, mentre è auspicabile costruirsi una cultura decisamente più ampia.
A questo proposito, a tutte coloro che spesso mi chiedono come fare per intraprendere la mia professione, suggerisco prima di tutto di studiare, interessarsi a tutto e volendo di leggere anche questo libro. 
Ad ogni modo, se desiderate saperne di più, giovedì prossimo, 15 maggio a Milano presso la Biblioteca della Moda, si terrà la prima presentazione ufficiale del libro.
Insieme agli autori interverrà anche, permettetemi di dirlo, il mitico Elio Fiorucci.
Non mancate!!!
Giovedì 15 maggio, ore 19.00
Biblioteca della Moda
Via Alessandria, 8
Milano


     


                
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