Quest’inverno il panorama nazionale propone la moda della Manovra.
Causa crisi economica, globalizzazione e lobby delle grandi catene… il risultato è uno: fine dell’artigianato e della tradizione.
Un tempo si potevano riconoscere molti stili con caratteristiche e peculiarità diverse per cultura, ad esempio lo stile londinese oppure quello parigino.
Oggi invece tutti trovano tutto.. ovunque!
Le città sono private della loro identità, i centri storici depauperati ed invasi dalle grandi catene e dai grandi marchi.
Le piccole realtà artigiane con un patrimonio vivo, storico e ricco di cultura sono ghettizzate prima di dover chiudere i battenti.
Questa è la storia di Musy, la gioielleria più antica del mondo che si trovava in via Po dal 1707, fornitrice della Real Casa, pochi giorni fa, tra una dilagante indifferenza ha chiuso per sempre le sue porte, per far posto ad un’altra gioielleria della catena Castoro.
Il caso non è certo isolato, infatti non meno gravi sono la chiusura di Cartier in via Roma e quella imminente di De Candia in Piazza San Carlo.
Sensata sarebbe l’idea di proporre ai comuni una petizione salva negozi e locali storici, che dovrebbero essere considerati una specie protetta e da salvaguardare.. proprio come i panda in via di estinzione.
Non è forse assurdo che il turista venga a visitare un palazzo o un’antica dimora, si documenti sulla vita, le abitudini, le tradizioni e dopo aver chiesto di quel famoso negozietto dove Cavour si faceva confezionare le camicie… gli venga detto:
“vede era là, proprio in quell’angolo dove ora c’è quella fila di ragazzini …oggi c’è Mc Donald! “
Perché siamo così poco lungimiranti da non capire che tradizione, artigianato, storia e cultura sono il nostro oro?
Oltre a ciò la decisione dell’India di qualche giorno fa dovrebbe farci drizzare le antenne; infatti con una operazione decisamente inaspettata, il governo indiano ha deciso di bloccare le importazioni dei beni di lusso.
Dunque mi chiedo: ma se la montagna non va da Maometto.. Maometto andrà alla montagna?
Continuando con la metafora.. ma cosa troverà Maometto?
Semplice.. solo Zara, H&M, Louis Vuitton, Chanel ecc..
Tanto vale che se ne stia a casa sua!
Mani su per la salvaguardia dell’artigianato… inutile lasciarlo morire per poi citarlo nei musei!
Fashionista, non potrei essere più d'accordo...stiamo buttando via ciò che di più prezioso abbiamo: la nostra storia, la nostra cultura, la nostra sapienza artigianale...se non daremo valore e sostegno ai piccoli negozi dove ancora si possono scambiare due chiacchiere e ritrovare uno scampolo di umanità le nostre strade e le nostre piazze diventeranno preda del degrado e della delinquenza e le grandi catene trasformeranno le nostre città in cloni tutti uguali dove potremo acquistare a poco prezzo oggetti prodotti in serie sfruttando ragazzini del Bangladesh che butteremo via la stagione successiva...Sosteniamo gli artigiani ed i piccoli negozi di quartiere, questo possiamo farlo in prima persona!!
RispondiEliminaBarbara Goria
Sono senza parole, credo che con questa crisi si stia esagerando. Mi viene in mente il film "You've Got Mail" dove la piccola libreria rischia di scomparire per gli stessi motivi. Passaparola.
RispondiEliminacarissima maria chiara, potresti girare questo post al nostro sindaco dott. Fassino? E, per conoscenza, al nostro premier prof. Monti?
RispondiEliminagrazie
magica chip paponna
Grazie a voi per essere intervenuti sulla questione, piuttosto spinosa, relativa alla perdita di quell'identità culturale che invece dovrebbe essere salvaguardata ad ogni costo.
RispondiEliminaMi chiedo dove ci condurrà tutto ciò e mi auguro davvero che una controtendenza si inneschi anche attraverso questa grossa crisi.
Sopratutto mi auguro che il dissenso dilaghi tanto da desiderare di fare la differenza!
......Ieri passeggiando per via Mazzini, La Grange ... mi sono accorta che è sparita un'altra "pietra miliare" ... quel magnifico ed enorme negozio di valigie, pelletteria,bastoni da passeggio ..soooo British che si trovava all'angolo tra via La Grange e via Gramsci....
RispondiEliminaora c'è "via Maestra".... mi pare logico.
Gentile signorina , prima di diffondere notizie errate,che nuociono all'immagine del suo blog, dovrebbe perlomeno accertarsi di persona, e chiedere il permesso di pubblicare immagini.
RispondiEliminasiamo i nuovi titolari della gioielleria Musy e la invitiamo a farci visita, cosi potrà essere rassicurata sul fatto che Musy ha restaurato i suoi arredi, mantenendo fede all'immagine e la tradizione che da sempre ha contraddistinto questo storico negozio.
Il suo riferimento alla catena Castoro deriva , da un articolo che lei ha ripreso dalla stampa di alcuni mesi fa, ma subito smentito da uno successivo che esaltava il perfetto restauro della storica gioielleria.
Mi dispiace pertanto che la passione e la cura che mettiamo tutti i giorni nel nostro lavoro, vengano banalizzati e screditati da commenti assolutamente infondati.
Direi che per essere una "fashionista" pubblica delle notizie false e tendenziose, mi dispiace per tutti coloro che la seguono.
A presto