Pagine
Fashion Consultant & Personal Shopper
I'M NOT A FASHION BLOGGER, I'M A BLOGGER FASHION
sabato 7 luglio 2012
IL PRIMO GIORNO DEI SALDI....
Sabato 7 luglio, primo giorno dedicato ai saldi estivi!!
Oggi non ho preso alcun impegno di lavoro e così ho pensato di trascorrere questa giornata, tra le altre cose, leggendo l'ultimo libro acquistato già qualche giorno fa.
L'ho lasciato depositato per un po' sulla mensola della libreria, ed ogni tanto lo adocchiavo, con la coda dell'occhio, aspettando un buon momento...
Oggi è un buon momento per leggere il libro di Lia Celi, intitolato: Corso di sopravvivenza per consumisti in crisi.
E dato che oggi è proprio il primo giorno dei saldi, ho pensato di riportarvi un estratto, tratto dal paragrafo: A qualcuno piace saldo.
Se ho deciso di ricopiare questo lungo pezzetto, ci sarà pure un motivo..non vi pare?
Ma cosa distingue la vendita promozionale da un saldo? Più o meno quel che distingue l'erotismo dalla pornografia. La vendita promozionale è soft, lo sconto lo vedi e non lo vedi, spesso è solo una finzione e i prezzi non cadono mai troppo in basso. In vetrina e all'interno del negozio scarpe e vestiti vengono presentati in situazioni non degradanti, con un certo decoro, ancora divisi per taglie e per colori, e i manichini sono vestiti di tutto punto. Nella promozione la merce ti fa l'occhiolino, ti sussurra: "Avanti. Vedi che non sono poi così inaccessibile? Per te mi sconto del 10 per cento. Se mi guardi così, anche del 20. Ma non chiedermi di più, un capo come me non può buttarsi via così".
Il saldo, come il porno, va squallidamente al sodo: niente preliminari, si parte subito col 50 per cento. Cartelloni a tutta vetrina occultano l'interno e trasformano il negozio in un caotico privé dove tutta la merce si ammucchia in una gang band tessile, sotto lo sguardo vuoto di manichini nudi e calvi. Il colmo della degradazione sono gli articoli scontati al 70-80 per cento, imboscati vicino al ripostiglio delle scope. Si tratta di veri e propri freaks merceologici che possono attirare solo taccagne dai gusti inconfessabili: hot-pants di peluche taglia 52, anfibi di coccodrillo rosa, enormi golfini color pustola, tute da ginnastica disegnate per il fisico di Piero Fassino, se non da Piero Fassino in persona. La commessa li imbusta senza nemmeno guardare in faccia il compratore, con il sogghigno smaliziato della cassiera di un sexy shop.
Ma quando si tratta di comprare vestiti, la donna sa mettere da parte il pudore e gli scrupoli etico-estetici.
La vera segugia dei saldi ha lo stomaco forte e la faccia tosta. Ai primi di gennaio e all'inizio di luglio, quando scatta il periodo delle svendite si fine stagione, comincia a raspare la porta ululando con il bancomant tra i denti. Per lei le svendite non sono un'opportunità di fare buoni acquisti, ma un'urgenza biologica. Dalle fauci del suo guardaroba escono brontolii affamati, e stuoli di appendini implumi pigolano chiedendo nuovi vestiti. E la saldista è disposta a uccidere per accontentarli...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
pina che dirti! sempre un passo avanti corro a comprare il libro ..io esco poco dal mio guscio ma meno male! ho visto cose che non avrei mai volute vedere...besos Carmen
RispondiEliminaCiao Cara Carmen!
EliminaGrazie mille sei davvero gentile!
Buona giornata ;)
Baci
Grazie mille!!
RispondiElimina;)