Fashion Consultant & Personal Shopper

I'M NOT A FASHION BLOGGER, I'M A BLOGGER FASHION

venerdì 31 gennaio 2014

FATE IL TEST DELLE SHOES LOVERS!!

Quanto ne sapete di scarpe?
Tempo fa sulla rivista Elle, ho trovato un test dedicato alle fissate per le scarpe.
Siamo tutte un po' fissate (tranne la mia amica Lucia) ma non tutte siamo esperte, ciò non è grave, naturalmente.
Così in attesa del Workshop al Circolo dei Lettori dedicato agli accessori, di cui avete già letto e che non smetterò mai di suggerirvi (prenotate, prenotate, prenotate...), vi consiglio di fare questo test e di scoprire quanto realmente ne sapete..
Sapete distinguere una T-Strap Sandal da una Slingback
No?
No problem fate il test, ma con leggerezza e divertimento, scoprite se avete bisogno di ripezioni, se siete delle vere fanatiche, oppure se siete delle fuoriclasse.
Buon divertimento!               
Il test è ha cura della giornalista Marta Saladino    











Ricordate di contattare al più presto la segreteria del Circolo dei Lettori di Torino e  riservate un posto per assistere al Workshop, How To Choose A Fashion Accessory.
Tel: 011/4326827 

Se non ci siete, restate come siete ;)





lunedì 27 gennaio 2014

IL FASCINO SEGRETO DELL'ABITO.


Da qualche tempo nei guardaroba femminili si è riaffermato l'Abito da Cocktail, quello che un tempo assumeva il ruolo principale dell'abito delle grandi occasioni.
Preferisco pensare che questa novità sia in qualche modo il degno lascito dell'anno appena trascorso, sulle cui passerelle i riferimenti ai fasti del passato, dell'abito femminile, erano tutti presenti: gli anni '40 con la perfezione della silhouette, i '60 con grafiche e colori sgargianti, gli anni '70 e le sue provocazioni, fino a giungere al minimalismo dei '90.
Dal giorno in cui Gabrielle Chanel presentò al mondo il suo semplice tubino nero, rivoluzionando il concetto di eleganza, l'abito negli anni ha narratto l'universo femminile.
Si è accorciato, si è allungato, si è stretto intorno alla vita per poi gonfiarsi o scivolare fluido lungo i fianchi, e poi ancora, destrutturarsi completamente reinventandosi ogni volta.
Per qualche tempo l'abito è stato messo da parte nei guardaroba di molte donne, a favore di capi più contemporanei e forse più adatti ad affrontare le sfide della vita frenetica del nuovo millennio.
Ma infine eccolo di nuovo riconquistare la posizione che gli compete, sarebbe a dire quella dell'abito da riservare alle occasioni importanti.
Ma qual'è il segreto di questo capo così speciale?
Le donne lo considerano come un investimento necessario, adatto sia ad assecondare l'idea di una riscoperta femminilità, sia per soddisfare l'esigenza di possedere un capo raffinato.
Ritrovare nel guardaroba l'abito buono e riconquistare il momento di godersi il cambio d'abito, per celebrare un momento un po' speciale della giornata.
Le donne contemporanee ambiscono a riappropriarsi di questi piccoli piaceri, ma sopratutto desiderano avere un po' più di tempo da dedicare a se stesse.
In questa cornice si inserisce l'ambizioso progetto sartoriale del giovane marchio italiano Moi et “Sid”, che ha l'intento di offrire alle donne più esigenti, non un semplice abito da Cocktail ma bensì una lussuosa sensazione, da indossare!
Un abito come un bijoux, caratterizzato da una raffinata semplicità, che non ha bisogno di altro per essere indossato se non di se stesso: l'abito è già di per se un dettaglio unico e prezioso.
Per la prima volta le donne, in completa controtendenza, non dovranno preoccuparsi di ricercare troppi accessori per completare il look, ma potrannno lasciare che l'abito rubi tutta la scena.
Basteranno un paio di scarpe, gli orecchini di perla ed il gioco è fatto!
Ogni donna desidera riscoprire un po' di quel fascino parigino, quello delle dive d'altri tempi e sentirsi Audrey, per una volta, salvo poi prenderci gusto!
Dietro il marchio Moi et “Sid”, si cela una giovane donna di buon gusto, Fabrizia Rossetti Carenzio, amante dell'arte e del bello espresso in tutte le sue forme.
C'è molto dell'allure di Fabrizia in questa piccola collezione di abiti da Cocktail, sosfisticata, attuale e moderna.
Ne sono certa, questi abitini toglieranno il fiato a molte Audrey contemporanee.
Vi anticipo che la collezione di Abiti Moi et “Sid” verrà presentata al pubblico ed alla stampa a febbraio, durante la settimana della moda milanese.
Stay tuned! 






Due bozzetti realizzati da Fabrizia  

lunedì 20 gennaio 2014

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO. Che fine a fatto Max&Co?





A tutte le Torinesi chic e modaiole sempre attente a ciò che di nuovo accade in città, se in questi giorni passando in via Roma davanti alle vetrine di Max&Co, vi accorgete che il negozio è chiuso, non disperate..
Si tratta solo di una chiusura temporanea prevista per consentire la ristrutturazione dei locali.
La riapertura in grande stile del vostro negozio preferito in città, è programmata per fine marzo, la data è ancora segreta.
Nel frattempo lo Staff del negozio, capitanato dalla mitica Daniela vi da appuntamento a partire dal giorno 22 febbraio in una nuova location, ma solo per il tempo necessario ad ultimare i lavori di ristrutturazione.
La location che ospiterà temporaneamente lo store torinese di Max&Co, si trova solo a pochi passi dalle sede storica del negozio, per la precisione all'interno della Galleria San Federico, in via Roma, 33.   




Daniela, Francesca, Nannà, Manuela, Tiziana, Antonella, Marta, Barbara e Marisa, le ragazze che compongono lo Staff del negozio torinese, vi aspettano sempre sorridenti e pronte a soddisfare tutti i vostri desideri fashion, da mercoledì 22 febbraio a partire dalle 15.30, presso la Galleria San Federico a Torino.
Se fate un salto da quelle parti, non dimenticate di portargli i miei saluti! 
;) 


  
  
    

giovedì 16 gennaio 2014

E' SEMPRE UN BUON MOMENTO PER ANDARE AL MUSEO..



Metti un giorno qualsiasi in cui senti la necessità di ispirazione e desideri ardentemente un contatto più intimo e profondo con te stesso.
Ti fermi  un attimo e ti accorgi che ciò di cui hai realmente bisogno è un momento di raccoglimento e di riflessione, lontano dalle community, dai social e da tutto il genere umano connesso.
Ecco quello è un buon momento per concedersi il tempo di visitare una mostra e coltivare la propria cultura del buon gusto. 
Nel dilagare indifferenziato della banalità, del brutto e del conformismo dei gusti, solo una riconsiderazione dell'estetica in tutte le sue forme, nella natura, nell'arte, nelle persone può realmente diventare un mezzo di benessere.
(cit. Modaterapia)
Avete ancora bisogno di altre argomentazioni per convincervi che è sempre un buon momento per andare al museo?
In particolare ciò che desidero segnalarvi è la mostra attualmente allestita presso il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, intitolata, Belle époque: lo sguardo ironico di Dalsani.      
Una location antica ed austera per celebrare una mostra ironica, divertente e sopratutto molto contemporanea, che offre uno spaccato della vita e del gusto dei ceti medi a cavallo tra Ottocento e Novecento.
L'osservatore ironico e pungente di questo mondo è il celebre disegnatore piemontese Giorgio Ansaldi (1844-1922), in arte Dalsani.
Dalsani, attraverso la sua arte: disegni, bozzetti e illustrazioni, ci narra le vicende della società milanese di quel tempo, che coltivava la soddisfazione di vivere in quella che considerava l'epoca bella per eccellenza, ponendo una totale fiducia in un progresso ritenuto inarrestabile.      
Uno degli aspetti più interessanti della mostra, subito evidente, è che l'umorismo da sempre aiuta a vivere meglio e ad affrontare le sfide più amare e difficili della vita, in qualsiasi epoca storica.
Oggi come ieri abbiamo tutti bisogno di condire la nostra vita con una sana dose di umorismo e di imparare a cogliere il lato ironico delle cose.  
A questo proposito, sapevate che in realtà già durante il periodo della Belle époque esistevano le Fashion Victims?
Donne affascinanti e un po' fissate, amanti della moda in maniera incondizionata. 
Date un'occhiata ai bozzetti che Dalsani dedicò alla moda dei cappelli femminili, in voga in quel periodo..                 
        










Dettagli del bozzetto

Trovo che questo bozzetto sia bellissimo, sarcastico e divertente e non posso non pensare come la moda abbia sempre avuto un lato, per così dire, assurdo!
Il resto lo scoprirete voi visitando personalmente la mostra e cogliendo anche voi, inevitabilmente, l'eterno aspetto ironico e creativo della natura umana.   
Avete tempo di visitare la mostra fino al 4 maggio 2014, presso il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, in piazza Carlo Alberto, 8. 
Inoltre vi ricordo che la mostra è divisa in due sedi prestigiose, quella torinese sopra illustrata e la seconda sede milanese, presso il Museo del Risorgimento - Civiche Raccolte Storiche di Milano, dal titolo Belle époque: il segno elegante di Dalsani.

Info: www.museorisorgimentotorino.it 
    


lunedì 13 gennaio 2014

LOWCOST&CHIC. In attesa di tempi migliori!

In attesa di aver un budget di spesa più che decente, che mi consenta di fare un giretto da Max Mara per  acquistare il cappotto e da Nike per le sneaker (adesso non desidero  investire nell'ennesimo paio di sneaker di tendenza, mentre investirei volentieri in un cappotto del suddetto marchio), faccio un doveroso salto presso alcuni dei più comuni marchi della moda fast fashion.
Così vado da OVS e intercetto un cappottino a vestaglia, rigorosamente in nero, perché a me il color cammello m'ammazza l'incarnato (e poi c'era solo quello) e passo da Zara dove acquisto al volo, senza pensarci troppo, un paio di sneaker must di stagione (il prezzo in saldo non concedeva troppo spazio alla riflessione.
Costo totale dell'operazione: Euro 45.  
E' chiaro a tutti ormai che affidarsi ai marchi produttori di moda low cost, vuol dire non avere, già in partenza, troppe pretese qualitative.
Tuttavia, prestando un po' di attenzione alla manifattura ed ai materiali impiegati nella produzione dei capi (il cappotto ha una buona percentuale di lana e le sneaker sono rivestite in pelle), si posso fare buoni affari, sopratutto durante i saldi, anche presso questi marchi.
E' naturale che se avessi più soldi da spendere per fare shopping, mi concederei il meglio di tutto.. e saprei esattamente dove andare e cosa acquistare!!
Ho una personale lista del meglio dello shopping che ci si possa concedere, ed è bella lunga, garantito!!
Ma per questa volta la lista dovrà rimanere in sospeso, in attesa di tempi migliori.
Nonostante tutto sono fermamente convinta che rinunciare del tutto a far shopping sia una pessima strategia, che rischia solo di regalarci una bella dose di tristezza, accompagnata da una totale mancanza di stimoli.
Invece, fare un po' di shopping, di tanto in tanto, acquistare qualcosa di bello per se stesse, il giusto, ciò che serve, più uno sfizietto senza troppe pretese, aiuta a vivere meglio.
La cifra stilistica di una donna dotata di personalità e stile, sta tutta nella sua capacità di utilizzare ciò di cui dispone, anche poco, e riuscire ad ottenere un effetto massimale. 
Certo è facile se si dispone del denaro necessario da spendere per garantirsi sempre il meglio di tutto: abiti, accessori, beauty, ecc.. ma non è detto.
Non c'è niente di male ad averne, si intende, ma non dimentichiamo che i soldi possono comprare la moda ma non possono automaticamente dotarci di stile e di buon gusto.   
Ironia della sorte, spesso accade che le donne meglio vestite, quelle che comprendono il concetto di stile, in realtà dispongono di budget di spesa limitati.
Questo succede perché la mancanza di mezzi aiuta a sviluppare la creatività, a cercare soluzioni alternative, a sperimentare, con ottime influenze sull'umore, sull'atteggiamento e sulla propria felicità.
                 
"Quel momento, quell'istante in cui le tue dita si chiudono attorno ai manici di un sacchetto lucido e ancora perfettamente liscio, e tutte le fantastiche cose nuove al suo interno diventano tue. A cosa si può paragonare? E' come riempire la bocca di pane tostato e imburrato dopo aver fatto la fame per giorni. E' come svegliarsi al mattino e rendersi conto che è sabato. E' come i momenti migliori del sesso. Tutto il resto scompare dalla mente. E' piacere puro, assoluto, totale".

Dove l'avete già letta questa?


Ciao Fashioniste!





giovedì 9 gennaio 2014

PERSONALIZZATEVI, SE POTETE!

Egoriferiti, questo è il vostro momento.. scrive la mitica giornalista Michela Gattermayer, dalle pagine del settimanale Gioia di cui se non erro è anche vice direttore.
Gli Egoriferiti, come spiega il dizionario medico, sono i soggetti che tendono a tener conto solo del proprio punto di vista, dei propri pensieri, mentre tutti  quanti gli altri non vengono neanche notati.
In questa definizione in effetti mi sembra di riconoscere qualcuno..
Ad ogni modo, la moda, continua la Gattermayer, arriva sempre prima degli altri ed è già da parecchio tempo che predica le ragioni della personalizzazione.
Personalizzare è la parola magica del momento per molte aziende di moda, e non solo, è essa stessa una moda utile ad assicurasi l'unicità del prodotto.
Da Prada a LV, a Nike, passando per molti altri marchi collocati in altri settori, vedi la Ferrero ed il suo barattolo di Nutella che si chiama proprio come te (a proposito.. il mio nome non esiste, forse è troppo vintage), la personalizzazione del nuovo millennio non si limita semplicemente a fornire alternative di scelte, ma coinvolge direttamente il consumatore nel processo creativo.   
Tuttavia, la personalizzazione non sembra essere un'esigenza solo delle aziende, sta diventando una vera ossessione per molte persone, uomini e donne, in cerca di distinzione ed unicità.
La genesi di questo fenomeno ha trovato probabilmente terreno fertile tra le celebrities, attrici, giornaliste, cantanti, showgirl, ecc.. in grado di sprizzare personalizzazione da ogni rivista di moda o gossip che le ritragga.
Le celebrities adorano letteralmente mostrare le proprie prodezze modaiole uniche e personali, salvo poi venire a scoprire che a metterci lo zampino c'è spesso un consulente esperto di immagine e di comunicazione.  
Cercasi celebrities genuine!!
Quindi, il futuro del  proprio successo in ogni campo sta tutto in quel tratto distintivo personale, sul quale bisognerà lavorare, in grado di donarci unicità e distinzione; oltre ad un bel po' di contatti, collaborazioni professionali, fidanzati e chissà che altro ancora.
L'unico problema è che bisognerà evitare la banalizzazione del fenomeno, già in agguato!
Perciò il mio suggerimento è chiaro fin dall'inizio.. personalizzatevi, se potete.. ma cercate di farlo con originalità e buon gusto.
   



     
Sopra un'immagine di Kim Kardashian con al braccio la Birkin personalizzata, regalo di natale di suo marito Kanye West. 
Trattasi di un esempio di personalizzazione di cattivo gusto, NON SI FA.. non puoi sfregiare in modo così orrendo una perfetta Birkin!!!


Nb: l'argomento verrà ampiamente trattato nel prossimo workshop, How To Choose A Fashion Accessory, che terrò il prossimo 22 febbraio presso il Circolo dei Lettori a Torino.
Prenotatevi, se potete!
011/4326827





martedì 7 gennaio 2014

THE DAY AFTER LA BEFANA!

Caleidoscopio 2014 


Passata la Befana tiro un bel sospiro di sollievo e posso finalmente ricominciare a guardare avanti, armata di aspettative e tanta fiducia.
Tuttavia, è ormai da parecchio tempo che la semplice fiducia in me stessa, così come quella negli altri non mi basta più, è all'azione che affido la mia vita.    
Anche per il 2014 rinnovo il mio buon vecchio motto che recita come un mantra: le cose bisogna farle accadere!
Mi guardo un attimo indietro, all'anno che è appena trascorso ma solo per riaffermare ciò che è stato, tirare le somme e comprendere meglio ciò che va fatto quest'anno.
Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato e qualcosa di blu..
Prendo spunto dalla vecchia tradizione inglese risalente all'epoca vittoriana, inizialmente dedicata alle giovani spose ma in seguito estesa anche ad altri aspetti della vita, per dare un tocco di magia al mio 2014.
Il vecchio simboleggia i legami di famiglia e le amicizie che si rinnovano, il nuovo invece simboleggia ottimismo e speranza per il futuro.
Qualcosa presa in prestito non è altro che la convinzione che la felicità può essere richiamata a se attraverso gli altri, le persone che ci amano e ci stanno vicine.
Infine, quel qualcosa di blu sta a simboleggiare nell'accezione più tradizionale, purezza ed amore, ma io preferisco pensare a tutti i meravigliosi colori, come in un caleidoscopio che caratterizzeranno il nuovo anno, perché io farò in modo che ciò accada.
Per quest'anno non restate in attesa,  fate in modo di far accadere le cose.. è il meglio che possiate fare per voi stessi!                  
  
       
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