Fashion Consultant & Personal Shopper

I'M NOT A FASHION BLOGGER, I'M A BLOGGER FASHION

martedì 29 maggio 2012

CARIOCA BEACH!


Qualche tempo fa ho scritto un post per il web magazine torinese Notenews, dedicato ai giovani stilisti brasiliani, lo trovate qui.
Sbirciare la moda e le tendenze d’oltreoceano è una mia prerogativa, una questione di ricerca e di passione personale.
Il Brasile offre interessanti spunti creativi da tenere rigorosamente sott’occhio.
Nel prossimo futuro sentiremo parlare sempre più spesso delle settimane della moda brasiliana (San Paolo e Rio) e dal Brasile sbarcheranno tendenze innovatrici di cui abbiamo davvero bisogno.
Ma che spunti arrivano dal Brasile per la prossima stagione estiva?
Ho dato un’occhiata alla nuovissima collezione di bikini e non solo, di ispirazione carioca nata dal sodalizio creativo di un noto marchio italiano, Yamamay con lo stilista brasiliano Amir Slama, diventato famoso per aver ridefinito il modo di intendere l’abbigliamento da spiaggia.
Tre anni fa, Amir ha creato il suo marchio di costumi da bagno, Rosa Cha, che vanta cartellini del prezzo che vanno dai 150 ai 600 euro.
La collezione italiana che Amir Slama ha creato per Yamamay, invece, ha piccoli prezzi  per prestazione al 100% brasiliane.
Ispirata alla musica elettronica del carnevale di Rio il modello più richiesto della collezione è quello a fascia che, consente un’abbronzatura a prova di segni e ha il vantaggio di slanciare il fisico femminile.
Molto richiesto è il trikini, sexy e seducente ma detto tra noi, adatto a fisici scolpiti e palestrati; sempre in voga il classico triangolo, il mio preferito che, anche per questa stagione dimostra di essere il costume da bagno preferito da ogni donna!     


     
                                                                    



                                                          
                                                            




                                                                   

lunedì 21 maggio 2012

MY PERSONAL SHOPPER!


Finalmente un attimo di respiro, una pausa temporanea dalle ultimissime fatiche modaiole!
Questo è un buon momento per parlarvi della mia nuova collaborazione professionale, con il giovanissimo marchio di scarpe EVE.
My Personal Shopper è la nuova rubrica, da me curata, che potrete leggere sul sito di EVE, dedicata allo stile, alle tendenze, alla moda ma sopratutto dedicata agli accessori, in modo particolare alle scarpe, croce e delizia di ogni donna!  
Le scarpe meritano un'attenzione particolare, la passione per le scarpe scatena la collezionista che è in ogni donna e la ricerca della "scarpa perfetta" costituisce già di per se, una buona metà del piacere.
Tutto sta nel riuscire a trovare qualcosa di davvero speciale, capace di farci star bene!
Quando si parla si scarpe, si parla certamente di amore a prima vista, di oggetti destinati a suscitare emozioni intense.    
Perciò coltivate la passione per gli accessori, per le scarpe, l'attenzione per i dettagli ed imparate a farne buon uso.
Seguitemi sul sito di EVE, leggete la rubrica My Personal Shopper, il primo post lo trovate proprio qui..

venerdì 18 maggio 2012

REPORTAGE DAL SALONE DEL LIBRO DI TORINO! La cultura che tonifica.


Di Maria Chiara Laurenti

Osservatorio sulla folla.
Quest'anno uno dei paesi ospiti del Salone del Libro era la Spagna...facile da indovinare, semplicemente osservando gli outfit, colorati e gipsy, dei  tanti ospiti che si aggiravano per le sale del Lingotto di Torino.
Gonnellini, bangles tintinnanti, chignon e un mucchio di teste nere stile Penelope.
Tra una lettura, un passo di flamenco e Sepùlveda che ti passa accanto improvvisamente, mancava solo una "copa de sangria"!
E' sempre molto interessante studiare "i tipi umani".
La tipologia del visitatore da fiera è davvero molto varia:
ci sono quelli con l'andatura del pensionato da bocciofila che si aggira con sguardo perso, buttando di tanto in tanto l'occhio su qualche titolo; poi ci sono quelli che dichiarano una certa avversione nei confronti della cultura e che "son lì perché obbligati".
Si incrocia anche il tipo "tuttologo", che arriva allo stand informatissimo e poi colui che viene al Salone solo per seguire la conferenza delle 15.45 in sala rossa, dove il suo autore preferito (semi-sconosciuto), presenta un trattato sull'analisi dei pensieri di Pablo d'Ors Jimenez Ramon de Blanco!
E' affascinante osservare le espressioni del pubblico: cenni di assenso, di disapprovazione, sguardi languidi e carichi di significato.
Tutti parlano, commentano e percorrono chilometri lungo i corridoi del Lingotto, su per le scale, giù per per le scale, dentro e fuori.
Insomma se non altro la cultura tonifica.
Ma ora basta..adesso si legge! 
   


    

mercoledì 9 maggio 2012

VOLEVO I PANTALONI!


Di Maria Chiara Laurenti

Qualche mese fa, durante un uggioso pomeriggio all’università,  la mia amica Silvia mi informò sulle condizioni di salute di sua nonna, e improvvisamente aggiunse:
ieri, alla bellezza di 86 anni, mia nonna ha indossato i pantaloni per la prima volta in vita sua!
Il mio sguardo si illuminò:  
incredibile esistono ancora donne così??
Penso alle nonne che conosco e più o meno tutte, ad un certo punto della loro vita hanno
iniziato ad indossare i pantaloni senza problemi, un po’ per “modernizzarsi” un po’ perché affascinate dalla moda dei tailleur-pantalone che hanno iniziato a spopolare anni fa .
Incuriosita chiedo a Silvia se per caso sua nonna sarebbe disposta a rilasciarmi una piccola intervista, tanto per saperne qualcosa in più.
Dopo qualche giorno mi viene recapitato un fogliettino con qualche appunto scarabocchiato;
nonna Maria non ha mai indossato i pantaloni per una semplice questione di praticità.
Quando era giovane lei, le donne indossavano solo la gonna, ma appena sposata aveva provato, spinta dalla curiosità, ad indossare per qualche notte i pantaloni del pigiama del marito, ma capì subito che sarebbe rimasta fedele al capo simbolo della femminilità.
Decise che per lei i pantaloni erano un po’ troppo fascianti, la limitavano nei movimenti e così ci rinuncio.
Oggi li indossa per necessità ed ammette che, dopotutto, non sono poi così male.
Storie come questa, in tempi in cui il jeans è una divisa scontata ed i pantaloni ci accompagnano fin
dalla nascita, sono testimonianze uniche e meravigliose di vita vera.    
Grazie nonna Maria!

Qui di seguito alcuni outfit creati sbirciando nel suo guardaroba..














sabato 5 maggio 2012

15 MINUTI DI CELEBRITA’!


Durante il mio long week end ormai passato, tra sole ed anche pioggia, ho approfittato per leggere, ho dedicato del tempo a me stessa, al corpo ed allo spirito.  
Così ho letto l’ultimissimo libro del critico letterario Luca Beatrice, intitolato: POP. L’invenzione dell’artista come star.






                                                                  Luca Beatrice 


Ho scoperto che un tempo gli artisti, pittori o scultori erano eroi romantici, figure pure e ispiratrici, che nell’immaginario collettivo erano considerati geni stravaganti, lunatici ed infelici; personaggi tormentati e stanchi, destinati ad una vita di insuccessi condotta ai margini della società.
Questa visone così romantica dell’artista solitario, oggi è destinata ad essere soppiantata da un’immagine decisamente più moderna e mediatica.
Gli artisti contemporanei, del nuovo millennio sono vere e proprie Celebrities, proprio come i divi di Hollywood, in grado di dettare tendenze,  comunicare con tanto di gossip, paparazzate e  soprattutto di fare un mucchio di soldi.

“Il momento in cui anche nell’arte si instaura il meccanismo del divo contemporaneo, scatta allorché anche una figura così isolata come quella del pittore (Pollock lo era) ha bisogno del riconoscimento pubblico. Diventano allora importanti l’atteggiamento, il modo di vestirsi, le occasioni mondane cui partecipare, il rapporto con i media e con il denaro, elementi sconosciuti prima della cosiddetta era pop”.

A partire da Salvador Dalì ad Andy Warhol, Jeans-Michel Basquiat, Jeff Koons, Damien Hirst ed infine Maurizio Cattelan, Luca Beatrice dedica questo suo nuovo ed interessante libro, che vi consiglio caldamente, all’arte di inventarsi artisti, ricchi e famosi, fosse anche solo per quei canonici 15 minuti, che a Warhol andavano tanto a genio. 
Una curiosità tratta dal libro: sapevate che il marchio di scarpe Santoni ha persino dedicato al pittore Jackson Pollock, una scarpa rigorosamente limited edition?
Si tratta di una rielaborazione del modello Boris Double Bouckle, sporcata da spruzzi di vernice, dal costo di 500 euro.


                                                           La scarpa fatta ad arte   


Chissà cosa penserebbe Jaskson Pollock se sapesse di essersi trasformato in un’icona fashion!  

Scopri il nuovo sito di Giuseppina Sansone, fashionandthecity.it