Fashion Consultant & Personal Shopper

I'M NOT A FASHION BLOGGER, I'M A BLOGGER FASHION

domenica 28 aprile 2013

LA SEMPLICITA' AIUTA A VIAGGIARE LEGGERI!





Se una donna (e un uomo) impara a fare la valigia è a posto ovunque!
Diane Von Furstenberg

Con questa frase ad effetto di solito concludo i miei workshop dedicati all'arte della preparazione della valigia perfetta.
Essere in grado di infilare abiti, accessori ed altri articoli all'interno di una valigia, in modo che tutto sia funzionale, ordinato e sopratutto perfettamente in linea con il viaggio che stiamo per intraprendere, è considerata una vera e propria arte.
In base alla mia esperienza personale, sono in tanti quelli che pur amando i viaggi e le vacanze, eviterebbero volentieri di doversi occupare della valigia.
In questo sono stati molto scaltri i soliti americani, avendo creato dei servizi dedicati proprio a coloro che preferiscono lasciare ad altri l'incombenza della preparazione della valigia.
Salvo poi essere disposti a pagare a caro prezzo un servizio così specializzato e, aggiungerei, anche così  speciale.   
Personalmente, essendo stata costretta a continui spostamenti, prima per questioni di studio e di famiglia, poi per questioni di lavoro, ho dovuto per forza fare pratica ed imparare l'arte della preparazione della valigia.
Così nel corso degli anni sono passata dall'essere una giovane ed inesperta fashion victim, di quelle che pretendono di infilare l'intero guardaroba in valigia, all'essere una giovane 40enne stufa di trascinarsi dietro 2 enormi valigie e convinta che la semplicità aiuta a viaggiare leggeri, in ogni senso.
Col tempo la mia necessità di viaggiare leggera si è trasformata nella virtù di avere messo da parte l'esperienza necessaria che può tornare utile anche ad altri.
Qualche viaggio più in là, forse adesso posso dare qualche suggerimento pratico a tutti coloro che aspirano a viaggi leggeri e valigie perfette!
Per saperne un po' di più di valigie, martedì 30 aprile sarò ospite della trasmissione tv Cose dell'altro Geo su Rai 3.   
Se non avete altri impegni forse potreste sbirciare in tv....




   

martedì 23 aprile 2013

LA STRATEGIA DELL'ABITO!




L'abito buono, quello che un tempo era l'abito delle grandi occasioni, oggi conosciuto come l'abito da cocktail questa stagione P/E 2013, ha avuto un ruolo principale su tutte le passerelle più importanti della moda.
Da Milano, Parigi, Londra e New York, tutte le più importanti maisons hanno rilanciato l'abito femminile e contemporaneo, confortevole e versatile.
In passerella si è visto di tutto, i riferimenti al passato erano davvero tanti.
Dal minimalismo degli anni '90, alla stravagante provocazione degli anni '70; i colori e le geometrie degli anni '60, fino alle perfezione della silhouette, pulita e sofisticata degli anni '40.
Non c'è fisico o gusto estetico che tenga, esiste un abito adatto ad ogni donna.
Ormai non ci sono più scuse per mostrare la propria seducente femminilità, offuscata negli anni forse dalla necessità per tante donne, di dover assumere un ruolo di forza un tantino più mascolino.
Ma forse si è trattato solo di una questione puramente pratica.
La vita delle donne si è trasformata in un concentrato di attività in continua espansione, che spesso necessita di flessibilità, compromessi ed una buona capacità di contorsione.
E come si pone  l'abito femminile con tutto questo dover correre e saltare?
Secondo gli esperti del marketing, che oggi lavorano sempre più in stretto contatto con gli uffici stile delle grandi griffe, oggi l'abito femminile viene percepito da molte donne come un investimento necessario.
L'acquisto di un abito sembra essere un'esigenza globale!
Infatti si parla di strategia dell'abito, per intendere un capo di abbigliamento da interpretare completamente nella propria quotidianità.
Infili l'abito la mattina, ci vai al lavoro, ci guidi la macchina, ci vai in palestra, passi al volo a prendere tuo figlio a scuola; poi  vai a far shopping, incontri le amiche per l'happy hour modaiolo e infine, la notte, ti sfili l'abito (speriamo) e vai a dormire.
Che ne pensate di questa immagine?
Sia chiaro che sono perfettamente d'accordo sul fatto che ogni donna dovrebbe concedersi almeno un tubino nero, anche se so bene, per esperienza personale, che sono tante le donne che non  indossano  abiti femminili, al massimo ne hanno uno sepolto in fondo all'armadio, acquistato anni addietro per una cerimonia.
Invece posseggono molti jeans, altrettanti pantaloni, giacche ed anche qualche gonna, ma di abiti da indossare quotidianamente, negli ultimi anni, in base alle mie stime, se ne sono visti pochi.
Il motivo è anche fin troppo chiaro: l'abito da cocktail, come usa dire adesso, non si sposa troppo bene con la vita frenetica delle donne contemporanee, perché risulta troppo poco pratico e non adatto al contorsionismo quotidiano.
Tuttavia credo che questo grande ritorno dell'abito su tutte le passerelle, sia un sorta di inno alla femminilità, una fiera riscoperta e un percorso che pone la donna al centro di una nuova stagione.
Perciò questo è un buon momento per valutare l'acquisto di un abitino.
Volete qualche suggerimento di acquisto?
Ecco gli abiti più gettonati dell'estate 2013: il tubino sofisticato, in pizzo o chiffon, l'abito tunica di crepe e l'abito semplice di cotone.
Ultimo accorgimento, cercate un abitino dalle forme semplici, magari con qualche dettaglio elaborato, sono certa che così riuscirete a reinterpretarlo con creatività e a dichiarare il vostro stile!


  

     

lunedì 15 aprile 2013

TUBINO NERO PER TUTTE! L'evento più atteso della settimana.



Ode alla primavera!
Finalmente è giunta, garantisce il mio naso allergico anche per quest'anno.
Possiamo goderci il sole, il profumo dei fiori, il cielo limpido e l'aria tiepida.
In primavera siamo tutti più buoni (almeno spero), l'energia si rinnova dentro di noi e questo aiuta ad infonderci maggiore serenità, armonia e creatività.
A quelli che, sfortunatamente per loro, dovessero continuare a nutrire negatività ed astio verso il resto del genere umano, suggerisco calorosamente di cambiare subito sistema solare.
Detto questo, adesso posso finalmente dedicare il post all'evento primaverile, previsto mercoledì 17 aprile, alle 19.00, al Circolo dei Lettori di Torino.
Il programma della serata prevede: chiacchiere fashion e aperitivo frizzante e appetitoso, servito dal Barney's Bar del Circolo.
A chiacchierare di moda, stile e tendenze insieme a me, ci saranno le amiche, Elena Schiavon e Stefania Virone Vittor.      
Riuscite ad immaginare una serata più modaiola di questa, per inaugurare la vita mondana primaverile torinese?
Non credo proprio!
Inoltre presenteremo anche il libro che l'autrice Elena Schiavon ha dedicato al tubino nero, intitolato proprio Little Black Dress.  
Ma non è tutto qui!
Il dress code della serata prescrive tubino nero... naturalmente e colei che riuscirà ad indossarlo nel modo più personale e creativo, si aggiudicherà una copia del libro.
Allora vi aspettiamo numerose e non dimenticate.. tubino nero per tutte!!   
 


     
 

lunedì 8 aprile 2013

LA MODA COME TERAPIA!




Un approccio perfetto alla moda non esiste. Conoscere bene sia il proprio fisico che la personalità e il carattere (aspetti non sempre facili da giudicare in modo obiettivo) e liberarsi degli stereotipi che vengono massicciamente proposti sono i primi fondamentali passi. I dettami delle riviste, le proposte delle vetrine, i consigli degli amici, come anche ciò che leggete in questi capitoli, possono essere presi come vivaci suggerimenti per costruire su voi stessi l'immagine che vi è più calzante, non certo come obblighi, formule esatte o suggerimenti infallibili. Siate come siete, tutt'al più aggiustate il tiro.     
(tratto dal libro Modaterapia di Stefano Sacchi e Andrea Balconi)

Chi di voi donnine Fashioniste ansiose di saperne di più era presente al mio workshop, tenuto lo scorso 9 marzo al Circolo dei Lettori di Torino, si ricorderà certamente che ho letto un breve capitolo di questo interessante saggio, Modaterapia.
Ricordo bene che il libro è stato accolto con interesse ed entusiasmo.
Tra i tanti libri di moda in circolazione, Modaterapia è senza alcun dubbio quello che suggerirei ad ogni donna desiderosa, prima di tutto, di assecondare e deliziare se stessa.  
Donne impegnate e un po' confuse che desiderano avere tempo da dedicare a se stesse ed al proprio benessere personale.
Lo so bene io che ne incontro tante!
Quel benessere interiore, ogni donna, casalinga, madre o professionista che sia, lo conquista anche e sopratutto attraverso la cura della propria immagine esteriore.
Bisogna cercare una propria identità e lasciarla vivere e respirare, perché le donne sono fatte così: necessitano dei propri spazi interiori e di tutto un mondo esteriore ricco di bellezza; questi sono due aspetti che devono coincidere.
La moda come terapia è un modo perfetto, a parer mio, per liberare la propria identità e non rinunciare proprio a quegli spazi così importanti e personali.
Serve  una mente aperta, curiosità, desiderio di migliorarsi e naturalmente la sana lettura di Modaterapia.
Un libro semplicemente, colto e raffinato pieno di tante curiosità e suggerimenti utili, facili da leggere e da applicare.
Sopratutto Modaterapia è un vademecun pratico contenente soluzioni reali e adatte a donne vere, che si confrontano ogni giorno con cose come: praticità, immagine, benessere, stile e tendenze moda.
Questo libro vi farà riflettere e vi insegnerà ad usare la moda per star bene con voi stesse!
A proposito, giovedì 11 aprile in occasione del  Salone del Mobile di Milano, sarò ospite, come relatrice, alla conferenza stampa organizzata per presentare Modaterapia, insieme ai due autori, Stefano Sacchi e Andrea Balconi.
Buona settimana a tutti!!
;)
 


     


mercoledì 3 aprile 2013

I WANT YOU... ERICA


Buongiorno e ben tornati dopo la piccola pausa pasquale!
Eccoci giunti alla prossima ospite del progetto I WANT YOU.. PERSONAL SHOPPER, che ormai conoscete molto bene.
Anche la nuova ospite è molto nota alle lettrici di questo Blog, infatti si tratta di una vecchia conoscenza (vecchia si fa per dire), amica di molte avventure e successi.
Parlo di Erica Vagliengo, che ha accettato con entusiasmo di parlarci del suo stile e del suo shopping.
Grazie Erica!      






Erica Vagliengo (web journalist, autrice di “Voglio scrivere per Vanity Fair” con lo pseudonimo di Emma Travet e creatrice del progetto Emmat) 
Mi trovo costantemente in bilico tra il vintage e il glam rock.
Fin da ragazzina andavo a rovistare negli armadi di mia mamma e mia nonna, in cerca di pezzi originali (in tutti i sensi). Era metà anni ’90: gli altri si vestivano grunge, io indossavo un cappottino color carta zucchero anni ’60, con una gonna di Top Shop acquistata a Londra ed un maglioncino blu ciel della mia bisnonna. In alternativa al cappotto, quando mi sentivo più bad girl, mettevo una giacca nera, di pelle, acquistata al Balun. Ai piedi, un paio di doctor Martens, comprate da San Carlo a Torino (con i sudati risparmi da standista). I miei capelli erano lunghi, ricci, color rosso/arancio, dovuto all’hennè fatto rigorosamente in casa. Completava il tutto la veretta d’argento al naso. Tralascio il periodo fine’90 e inizio 2000 per arrivare intorno al 2004, quando ho iniziato a vedere sui magazine americani quegli “orribili” tronchetti anni’80, epoca che non avevo mai preso in considerazione. Inutile dire che, a forza di sfogliare le riviste, mi sia venuta voglia di provare un look glam rock che ha portato 10 paia di tronchetti nella mia scarpiera, clutch dorate, leggings di finta pelle, maxi t-shirt con maniche arrotolate tenute in vita da catene in finto oro . Ed è così che mi ritrovo a convivere tra due anime, apparentemente distanti l’una dall’altra, in realtà complementari.
Oggi, per esempio, mi sentivo glam rock -e un po’ punk- così ho mixato:




  • giacca nera di pelle (acquistata a Londra anni fa)
  • gilet in finto pelo di Karlà (preso al mio banco di fiducia al mercato per 25 euro)
  • jeans skinny OVS (in super saldo per 10 euro)
  • tronchetti EVE (35 euro)
  • cardigan leggero nero Max Azria (mi pare sui 25 euro)
  • tee dei Sex Pistols (acquistata in un negozio di dischi per 16 euro)
  • (sotto) una tee nera Tally Weijl (sui15 euro)
  • basco nero (sempre al mercato per 6 euro)
  • guanti neri vintage, presi al mio negozio vintage di fiducia
  • tote Michael Kors (presa in saldo, scontata al 50%, ma non vi dirò mai quanto l’ho pagata)
  • e per ultimo, il pezzo forte: rossetto CHANEL, rouge allure, 99 pirate (mi è stato regalato).
Ve lo consiglio!


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