Fashion Consultant & Personal Shopper

I'M NOT A FASHION BLOGGER, I'M A BLOGGER FASHION

lunedì 30 dicembre 2013

GLI AFFARI NON FINISCONO MAI. Lo shopping più ghiotto lo fate al mercato!





Adoro COS, ogni volta che posso, quando mi trovo a Milano, cerco di farci un salto ma finisce quasi sempre che non ho il tempo sufficiente per godermi un giro di shopping come si deve.
Per chi ancora non conosce il marchio COS, sappiate che si tratta di una catena di abbigliamento basic&chic, appartenente al gruppo H&M, molto amata dalle parigine e dalle londinesi.
Le sue collezioni sono apprezzate da un tipo di clientela particolarmente esigente e raffinata, in cerca di capi ed accessori eleganti, non troppo costosi e con un buon rapporto qualità prezzo.
Il marchio COS è in grado di offrire tutto ciò, attraverso collezioni essenziali, quasi rigorose che puntano su linee geometriche, colori puri ed accessori semplici e raffinati.
Attualmente per fare shopping in uno degli stores COS, bisogna per forza recarsi fuori regione (Bologna, Milano, Firenze, Verona) e ciò non è sempre troppo agevole.. non vi pare?
Si vocifera di una prossima apertura torinese, ma al momento non c'è ancora un comunicato ufficiale in grado di confermare le suddette voci.  
Tuttavia, se anche voi come me adorate COS, allora sarete felici di sapere che da qualche tempo anche qui a Torino, esiste la possibilità di acquistare dei bei capi provenienti dalle sue collezioni. 
Dove? 
Al mercato naturalmente, al banchetto del Signor Luigi!!
Questa è una notizia di quelle ghiottissime che sono felice di passare alle lettrici del mio Blog..
Naturalmente, come è facile da immaginare, si tratta di pezzi: abiti, maglioni, camicie, gonne, pantalonie accessori vari, appartenenti a collezioni precedenti, vendute in super offerta, un vero affare!
Credete, non resterete deluse ci sono dei capi fantastici!
Io mi sono aggiudicata alcuni pezzi molto chic ad un prezzo imbattibile e non vedo l'ora di scoprire i nuovi arrivi, la prossima settimana.
Se saprete cercare con attenzione sono certa che riuscirete a scovare il pezzo che fa per voi.
Qualcosa di insolito, magari un abito oppure una giacca minimal, un maglione caldissimo dai colori fluo, un capo da reinterpretare nel vostro stile personale.
Affidatevi pure al Signor Luigi, una persona simpatica, disponibile e molto cordiale.
Chiedetegli indicazioni e lasciatevi seguire nell'acquisto, sul suo banco del mercato oltre al marchio COS troverete tanti altri marchi e chicche davvero interessanti ed in super offerta.
Al mercato la stagione dei saldi non finisce mai!
Per tenervi sempre aggiornate ricordate di leggere Fashion And The City e di mantenere le anteninne costantemente spiegate, da brave Fashioniste.  
E con queste news vi auguro buon anno 2014, che sia sereno, fortunato ed all'insegna dei buoni affari!   
;)

Ecco la mappa dei luoghi dove trovate il banco del Signor Luigi durante la settimana:
Lunedì: mercato di Bussoleno
Martedì: mercato di Susa
Mercoledì: mercato di Santa Maria a Collegno
Giovedì: mercato Corso di Cincinnato nei pressi di Corso Toscana a Torino
Venerdì e Sabato: mercato di Corso Svizzera a Torino  





Il Signor Luigi al posto di comando dietro al suo banco presso il mercato di Corso Svizzera                a Torino
  




Ecco uno dei miei acquisti Cos presso il banchetto del mercato (patacca a parte)


martedì 24 dicembre 2013

I MIEI MIGLIORI AUGURI KITSCH CHIC...




Quest'anno per natale ho una gran fretta.. infatti vi confesso che desidero ardentemente che tutto passi velocemente.
Mi sento talmente proiettata verso l'anno nuovo che, non vedo l'ora che il Natale&Co si dilegui definitivamente a colpi di brindisi finale.
Per me il Natale ha da sempre un certo adorabile fascino kitsch Chic, fatto di alberi, presepi, decorazioni e biscottini, tutti quelli che negli anni riesco a ricordare.
A cominciare dall'albero e dal presepe della mia infanzia giù al sud, nella casa di famiglia,  fino agli alberi decorati di rosa e fucsia della mia casa torinese, da adulta.
Ed è per celebrare il fascino Kitsch Chic del mio Natale che ho deciso di farvi gli auguri più Fashion ai quali sono riuscita a pensare..
Sono certa che voi, care lettrici e amiche Fashioniste saprete apprezzare.
Buon Natale Kitsch Chic a tutte voi!!
;)   


      

mercoledì 18 dicembre 2013

COCO VS ANNA! Morale: sopratutto a Natale datevi alle collane..



Questo post inizia con Mademoiselle Coco che dice: le donne che portano gioielli non pensano a far sfoggio della loro ricchezza ma di quella dei loro mariti. 
In realtà Chanel non intendeva mettere il naso nelle questioni esistenti tra mogli e mariti, lei aveva in mente ben altro.
Ciò che davvero la interessava era ringiovanire il mondo delle donne e dare una bella rinfrescata al senso classico di eleganza.    
Così nel 1922 con l'idea rivoluzionaria di dare una ritoccata allo stile delle sue clienti, Chanel decise di iniziare a produrre i suoi bijoux, dei veri falsi d'autore.  
Infatti come molti di voi già sapranno, Chanel fu in assoluto la prima stilista a far uso di bijoux d'imitazione da abbinare ai capi di abbigliamento, legittimandone l'uso.
A lei dobbiamo l'idea semplice ma geniale, oggi abitudine del tutto consolidata e di gran moda, di fare uso di accessori per ricreare dettagli personali.  
Lo dico sempre io che tutte le strade portano a Chanel...
Sono certa che se Mademoiselle ad un certo punto, improvvisamente, per qualche strano fenomeno di dislocazione temporale si materializzasse ai giorni nostri, nel bel mezzo di uno stuolo di  fashion editor, bloggers, redattrici, giornaliste, ecc.. sarebbe ancora la più geniale, intelligente, acuta e moderna delle donne (ho forse dimenticato qualche aggettivo?).
Ad ogni modo, se Chanel anni addietro ha stabilito che noi fanciulle moderne possiamo indossare senza problemi falsissime patacche, con le quali accessoriare i nostri abiti, chi cavolo siamo noi per pensare di contraddirla?
Quindi, nel caso aveste ancora dei dubbi in merito, dichiaro legittimo una volta per tutte l'uso delle patacche.  
E' chiaro a questo punto che se per caso avete la stessa strepitosa fortuna della "direttora" più famosa d'America, che dire.. tanto meglio per voi!
Del resto non possiamo essere tutte interessate alle rivoluzioni proto-femministe di Chanel, non vi pare?
Anna la Wintour (come la chiamo io) appassionata sfegata di collane, in questo caso rigorosamente veri gioielli d'autore, non perde occasione per sfoggiarne di meravigliose: fili di perle, pietre grosse multistrati, sono il suo inconfondibile tratto distintivo.   










Adoro le collane di Anna la Wintour, anche se sono veri bijoux (la mia è pura invidia).
Ma adoro sopratutto quel suo modo naturale e quasi non curante che ha, di piazzarle lì, sopra qualsiasi cosa le venga in mente di indossare.   
Suggerisco di glissare sul taglio a caschetto e di puntare direttamente sull'uso delle collane.
Piazzatele anche voi sopra qualsiasi cosa vi salti in mente di indossare: maglioni, felpe, camicie, t-shirt, abiti.
Approfittate del Natale e fate incetta di fintissimi strass, esagerate pure nelle proporzioni e negli effetti speciali, tanto per sottolineare che la contraffazione è voluta.
Meglio così che sfoggiare 2 semplici brillantini falsi che rischiano di farvi apparire tristi e desolate.
Infine, ricordate solo di lasciare alle collane tutta la scena e che non vi salti in mente di sparpagliare tutta la bigiotteria di casa su tutto il corpo..
Anna e Coco non gradirebbero!

NB: per saperne di più leggete anche qui e tenetevi pronte per il mio prossimo Workshop dedicato all'utilizzo degli accessori.
A febbraio presso il Circolo dei Lettori di Torino.                   




  

lunedì 16 dicembre 2013

E LUCE FU!

di Francesca Pollastro

Quando mi capita di vedere un bell’abito d’alta moda, un oggetto cult di design o una foto pluripremiata, il mio primo pensiero è come riesca l’autore in un lampo a raccontare con un tessuto, una forma, un contrasto l’idea forte che vi è dietro.
Ogni forma d’arte è innanzitutto un mezzo d’espressione e di comunicazione di grande impatto e su questo siamo probabilmente quasi tutti d’accordo.
Spesso non è il materiale a rendere prezioso un oggetto, mentre è assolutamente necessario che funzionalmente preziosa sia l’idea che vi si cela.
Ugualmente affascinante è il processo creativo che porta alla realizzazione dell’idea.
Recentemente è stato presentato a Torino ChaMcò, un progetto nato come un gioco fra amici che possiede tutte le caratteristiche dell’intuizione e della visione artistica: una linea di lampade-non lampade geniali che sorprendono per la capacità di vedere oltre l’oggetto definito, rimandando a significati e suggestioni slegate dall’utilizzo tradizionale.
Insolito è già il luogo dove prende forma l’idea, Bordighera, posto dei ricordi caro alla creatrice Costanza Ricca Barberis che, per scommessa, trasforma una bottiglia di champagne in una maestosa lampada ispirata alla celebre Zettel’s di Ingo Maurer. L’obiettivo consiste nel ricreare l’esplosione di bollicine attraverso i fili d’acciaio.
Questa prima realizzazione, esposta alla Reserve di Bordighera, segna l’inizio di un’avventura creativa per Costanza, nota restauratrice torinese, che l’ha condotta a realizzare in un anno un’intera linea di lampade “tailor made” con il supporto tecnico dell’amico Pietro Mazza, proprietario di Eclissi, un vero e proprio laboratorio di luci.





Costanza Ricca Barberis insieme al suo collaboratore Pietro Mazza


Dall’intuizione della bellezza dietro l’ordinarietà dell’oggetto nasce ChaMcò.
Le bottiglie di champagne vengono reinterpretate secondo una chiave di lettura visionaria: la luce viene usata come un “messaggio in bottiglia” frutto di una ricerca estetica lontana dalla produzione industriale e più vicina a quella di un light artist.
Le lampade ChaMcò manipolano la luce per creare gli effetti che Costanza desidera riprodurre: l’esplosione in movimento delle “Bollicine di Luce”.
La suggestione riesce perfettamente senza eccessi o forzature: oggetti illuminanti divertenti da posizionare magari in angoli insospettati per potenziare l’effetto sorpresa.
La creatrice ha saputo trovare nella bottiglia “diversamente illuminata” il giusto equilibrio tra forma e sostanza.











Due delle lampade della collezione ChaMcò create da Costanza 




martedì 10 dicembre 2013

THE GIFT HUNTER. La strategia per i perfetti cacciatori di regali.



Per non dover più dire...non so proprio cosa regalare! 

E' tempo di regali.. non sarete mica tra quelli che si riduco all'ultimo istante, si buttano nella ressa del 24 dicembre in preda all'ansia, non sanno mai cosa regalare oppure, peggio ancora, acquistano la prima cosa che gli capita a tiro?
La ressa nei negozi immediatamente prima delle feste è odiosa, così come la mancanza di organizzazione, la fretta e l'indecisione.
Si perde un mucchio di tempo e spesso si finisce per spendere molto di più di quello che si era preventivato.
Lo sapete bene anche voi che i regali che fanno veramente piacere, sono quelli pensati e scelti con cura.     
Saper scegliere il regalo giusto da fare è un'arte non proprio alla portata di tutti.
Confesso che questa è una questione che mi sta parecchio a cuore.
Un regalo non si sceglie con leggerezza e senza attribuirgli importanza. 
E' importante scegliere bene pensando alla persona che riceverà il dono, questo dovrebbe essere chiaro!
Ma si può imparare l'arte del regalo perfetto?
Certo, per scegliere un dono è necessario combinare insieme alcune doti personali: immaginazione, creatività, ironia e un pizzico di psicologia.    
Quest'ultimo elemento è forse il più importante di tutti, perché fare un regalo è facile, indovinare il regalo giusto è tutta un'altra storia.   
3 sono gli elementi importanti da considerare quando si sceglie un regalo: la personalità, l'età e lo stile di vita della persona che riceverà il vostro dono.   
Se non siete provetti cacciatori di regali, sappiate anche che è tutta questione di organizzazione e di procurarsi uno strumento essenziale ed utili a mettere in atto una vera e propria strategia personale di caccia al regalo.  
Quello che sto per svelarvi è un metodo semplice ed efficace da applicare ogni volta, non solo a natale, vi troverete nella necessità di dover fare un dono a qualcuno.       
Cosa vi serve per ben cominciare?
Un bel quaderno oppure se preferita un'agendina, un taccuino, una moleskine, un tablet,  insomma qualsiasi cosa sia utile per prendere appunti   
Il quaderno è alla base del metodo del vero cacciatore di regali che si rispetti e per questo va diviso in tre distinte sezioni: cosa posso regalare?, cosa ho già regalato?, cosa potrei regalare?





Nella prima sezione confluiranno idee e spunti colti durante l'anno e tratti da commenti, conversazioni, giri di shopping, ecc.. da parte di amici e parenti di cui avrete cura di prendere nota.  
Queste note saranno la vostra personale fonte di suggerimenti alla quale attingere, ogni volta che si presenterà l'occasione di fare un regalo.     
Nella seconda parte del quaderno avrete cura di annotare tutti i regali già fatti, con l'indicazione del nome della persona alla quale il regalo è stato donato.
In questo modo non correrete il rischio di ripetere il regalo (sarebbe davvero sconveniente).
Infine, nell'ultima sezione del vostro quaderno annoterete tutte le idee relative ai possibili regali da fare in futuro, con l'indicazione del negozio, del mercatino o del sito dove li avete avvistati (sarebbe utile conservare anche articoli, immagini ed idee presi dalle riviste preferite) e naturalmente il prezzo di riferimento.
A questo proposito potreste creare un'ulteriore suddivisione per fasce di prezzo, esempio: regali da 10 euro, regali da 15 euro, regali da 20 euro, ecc.. fino alla cifra massima che stimate possibile per le vostre finanze.   
Non vi ho forse detto che è un  metodo semplice? ;)    

   

mercoledì 4 dicembre 2013

LA POSTINA NON FA PER ME! Breve storia di una It bag.




Adorabile la mia Postina di Zanellato, vero?  
Con sommo dispiacere devo purtroppo ammettere che.. si, è proprio vero, la Postina di Zanellato, la borsa più amata del momento, non è nelle mie corde!
Questa è in un certo senso una triste dichiarazione di disamore, ma non è una tragedia sia chiaro.
Qualcuno starà pensando che sono un po' matta a fare certe dichiarazioni pubbliche, che potrebbero mettere a rischio la mia credibilità personale.
La verità è che sono un po' delusa e non so bene se lo sono più da me stessa oppure più dalla Postina in se.
Tutte le donne, o quasi, lo sanno bene che la borsa è un l'accessorio fondamentale, quello che dice qualcosa di te, rappresenta il tuo stile, ti segue ovunque e ti regala anche quel briciolo di sicurezza in più utile a darti la carica.
La borsa è l'accessorio piglia tutto, nel senso che è in grado di dare tono e donare un tocco lussuoso anche all'abitino acquistato al mercatino a soli 5 euro.
Tuttavia, la borsa deve adempiere alla funzione pratica di contenere quella piccola parte di casa che ti trascini dietro e quindi, per questo motivo, deve essere sopratutto comoda e pratica.
Ed è qui che mi voglio!!
Per quanto mi riguarda la Postina non è una borsa pratica.
Riconosco senza alcun problema che si tratta di un buon prodotto italiano di ottima fattura, il pellame è fantastico, morbido elastico e resistente allo stesso tempo.
Insomma, adoro la mia Postina rosso rubino ma sono delusa dalle sue prestazioni pratiche, ecco!
Per come io preferisco indossare una borsa, di solito a spalla o a braccio, trovo la Postina piuttosto scomoda da maneggiare.
Date un'occhiata alla foto in alto, notate quel meraviglioso effetto cascante della borsa se afferrata dal manico corto?
Ebbene, ogni tentativo di ricerca degli oggetti contenuti nella borsa, sorreggendo la Postina sul braccio è per me un vero delirio.
Nonostante l'interno della Postina sia di un tessuto chiaro e la borsa non sia troppo profonda, per cercare qualcosa all'interno delle due tasche di cui è composta, bisogna per forza appoggiare la borsa da qualche parte. 
E questa non è una manovra sempre facile da eseguire, sopratutto se ti trovi in giro per la città e magari sei anche carica di altri sacchetti o hai con te un pc, ecc..
Questa non vuole essere una campagna diffamatoria contro la Postina ed il marchio Zanellato, la mia è semplicemente una valutazione di tipo pratico nei confronti di un prodotto di uso comune che ha un costo piuttosto elevato e quindi merita una riflessione.  
Ripeto, io adoro la mia Postina, l'ho acquistata perché mi piace parecchio e nonostante tutto credo che continuerò ad indossarla, anche se con meno frequenza. 
Adoro l'idea originale di riprendere e riadattare in maniera fashion la sacca del postino, che tra l'altro mi riporta alla mente certe estati al sud, quando da bambina aspettavo proprio che passasse il postino, con la sua bella sacca di cuoio, per consegnarmi la letterina della mia amica di penna.   
Sarà che io non sono la tipa che indossa volentieri una tracolla, che probabilmente è l'unica maniera comoda di indossare la Postina, sta di fatto che se per natale state pensando di regalarvi una bella borsa, valutate anche l'aspetto pratico ed il modo in cui preferite indossarla.
Chissà, magari sto deludendo qualcun'altro oltre che me stessa per essermi lasciata trascinare dal fascino della borsa di tendenza, senza aver fatto attenzione ai dettagli pratici, ed io queste cose dovrei saperle bene.
Tuttavia, è sempre vero che l'esperienza insegna e quindi è meglio essere delusi e avvisati che delusi e basta!                


       


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