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lunedì 16 dicembre 2013

E LUCE FU!

di Francesca Pollastro

Quando mi capita di vedere un bell’abito d’alta moda, un oggetto cult di design o una foto pluripremiata, il mio primo pensiero è come riesca l’autore in un lampo a raccontare con un tessuto, una forma, un contrasto l’idea forte che vi è dietro.
Ogni forma d’arte è innanzitutto un mezzo d’espressione e di comunicazione di grande impatto e su questo siamo probabilmente quasi tutti d’accordo.
Spesso non è il materiale a rendere prezioso un oggetto, mentre è assolutamente necessario che funzionalmente preziosa sia l’idea che vi si cela.
Ugualmente affascinante è il processo creativo che porta alla realizzazione dell’idea.
Recentemente è stato presentato a Torino ChaMcò, un progetto nato come un gioco fra amici che possiede tutte le caratteristiche dell’intuizione e della visione artistica: una linea di lampade-non lampade geniali che sorprendono per la capacità di vedere oltre l’oggetto definito, rimandando a significati e suggestioni slegate dall’utilizzo tradizionale.
Insolito è già il luogo dove prende forma l’idea, Bordighera, posto dei ricordi caro alla creatrice Costanza Ricca Barberis che, per scommessa, trasforma una bottiglia di champagne in una maestosa lampada ispirata alla celebre Zettel’s di Ingo Maurer. L’obiettivo consiste nel ricreare l’esplosione di bollicine attraverso i fili d’acciaio.
Questa prima realizzazione, esposta alla Reserve di Bordighera, segna l’inizio di un’avventura creativa per Costanza, nota restauratrice torinese, che l’ha condotta a realizzare in un anno un’intera linea di lampade “tailor made” con il supporto tecnico dell’amico Pietro Mazza, proprietario di Eclissi, un vero e proprio laboratorio di luci.





Costanza Ricca Barberis insieme al suo collaboratore Pietro Mazza


Dall’intuizione della bellezza dietro l’ordinarietà dell’oggetto nasce ChaMcò.
Le bottiglie di champagne vengono reinterpretate secondo una chiave di lettura visionaria: la luce viene usata come un “messaggio in bottiglia” frutto di una ricerca estetica lontana dalla produzione industriale e più vicina a quella di un light artist.
Le lampade ChaMcò manipolano la luce per creare gli effetti che Costanza desidera riprodurre: l’esplosione in movimento delle “Bollicine di Luce”.
La suggestione riesce perfettamente senza eccessi o forzature: oggetti illuminanti divertenti da posizionare magari in angoli insospettati per potenziare l’effetto sorpresa.
La creatrice ha saputo trovare nella bottiglia “diversamente illuminata” il giusto equilibrio tra forma e sostanza.











Due delle lampade della collezione ChaMcò create da Costanza 




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